giovedì 21 maggio 2009

LETTERE (E FILOSOFIA) 20/05/2009

Il Manifesto Respingimenti: il più cinico e razzista dei phishing elettorali da Maurizio Calò e Shukri Said, Associazione Migrare Immigrazione e sicurezza sono il tema sul quale si è svolta la campagna elettorale un anno fa e ancora tiene banco in vista delle elezioni europee. A un mese dalle prossime elezioni sono esplosi i respingimenti la cui legittimità è rivendicata con il problema della sicurezza. In effetti negli ultimi tempi ed anche negli ultimi giorni, episodi di brutale violenza hanno visto immigrati quali autori di stupri, rapine e omicidi e quali vittime degli italiani. Ma i respingimenti sono in grado di ridurre questa delinquenza? Sicuramente no perché quei criminali sono europei con libera circolazione mentre i respinti sono africani neri: impossibile confonderli come vorrebbero i politici di casa nostra. Gli africani per la maggior parte provengono dal Sudan dalla Somalia dall’Eritrea dall’Etiopia, dall’Africa equatoriale, dalla Nigeria e dal Maghreb meritando assai spesso la protezione per i rifugiati. Viene il dubbio: “Se i disperati dei barconi non fossero africani e neri, sarebbero trattati così? Se fossero stati vichinghi avrebbero ricevuto la compassione dei nostri governanti!” Statisticamente la delinquenza dei neri è trascurabile mentre la statistica dei neri virtuosi è straordinaria. Non solo vi è la resistenza al taglieggiamento delle cosche, ma anche veri episodi di eroismo: non si può dimenticare Cheikh Sarr il muratore senegalese di 27 anni che morì nel mare di Livorno per salvare la vita di un turista poi scomparso nel nulla. Il Presidente Ciampi lo insignì della medaglia d’oro al valore civile. Per non parlare dei due nigeriani che pochi giorni fa a Palermo, sebbene clandestini, hanno disarmato e denunciato un aggressore col martello, oppure della strage camorrista di Castel Volturno del settembre scorso in cui sei neri morti dovevano servire solo da esempio. “Carne da macello” titolarono in quei giorni i giornali. Ora, invece, ci sono politici, anche di sinistra, per i quali i respingimenti senza selezione sono legittimi mentre, per le modalità di esecuzione, violano il diritto internazionale e nulla hanno a che fare con l’insicurezza che spaventa gli italiani. Vi è una immigrazione che si può respingere e una, interna all’Europa, che non si può più respingere. Far pagare agli africani dei barconi le responsabilità criminali di alcuni comunitari è un cinico e razzista phishing elettorale al quale si spera che gli italiani non abbocchino. Ma un popolo di elettori ridotti a telespettatori saprà distinguere l’ennesimo stravolgimento della realtà? Le urne risponderanno al quesito.

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