sabato 9 gennaio 2010

Maroni: l’inadeguatezza degli slogan anti-immigrati

Maroni è stato condannato nel 2001 a 4 mesi e 20 giorni di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale. “Nel 1996 la Procura di Verona invia la polizia a perquisire la sede leghista di via Bellerio a Milano, nell’ambito dell’inchiesta sulla Guardia padana, ma alcuni dirigenti leghisti, fra cui Maroni, ingaggiano un parapiglia con gli agenti per impedire loro di compiere il proprio dovere. Maroni, prima di finire in ospedale con il naso rotto, avrebbe tentato di mordere la caviglia di un agente di polizia. Di qui la condanna a 8 mesi in primo grado, poi dimezzata in appello e in Cassazione”si può leggere da "Se li conosci li eviti" di Peter Gomez e Marco Travaglio (Ed. Chiarelettere). Ebbene Maroni è lo stesso uomo che ha tuonato contro gli immigrati che lavorano per pochi euro in nero a giornata nel settore agricolo, che giunti al colmo della “schiavitù” e dell’”emarginazione” hanno deciso di scendere in piazza a Rosarno, vicino Reggio Calabria, causando disordini. La tensione era alta, la pazienza era giunta al limite, dopo che alcuni extracomunitari erano stati “feriti”da uno sconosciuto con una pistola ad aria compressa, l’ennesima angheria perpetrata ai danni di chi non ha diritti. “In tutti questi anni è stata tollerata, senza fare nulla di efficace, una immigrazione clandestina che ha alimentato da una parte la criminalità e dall’altra ha generato situazioni di forte degrado, come quella di Rosarno”- parole del ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ai microfoni di Canale 5. E già, perché il problema è l’immigrazione. Non è un’imprenditoria che sfrutta gli extracomunitari fino all’osso, non sono le paghe da fame e il vivere nei tuguri, non è la mancanza dei diritti più essenziali nel 2010 per chi arriva e lavora in Italia, non è uno Stato che non esiste e le mafie che esistono pure troppo. Ma poi chi se ne importa dei problemi reali quando c’è un’occasione cosi ghiotta di richiamare la “visione padana” dell’ extracomunitario (meglio se di colore) che toglie posti di lavoro alla “brava” gente italiana e che provoca solo degrado? Come si fa politica se non evitando accuratamente analisi approfondite dei fenomeni, soluzioni e buon senso? La situazione è comunque ironica: il ministro degli Interni Maroni che durante dei tafferugli azzannò la caviglia a un poliziotto fa la voce grossa con gli immigrati che provocano disordini. Praticamente il solito “celodurismo” leghista a colori e censi alterni.

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