domenica 4 luglio 2010

Appello dal Carcere di Brak - Libya: Stiamo molto male, qualcuno ci aiuti!!!

Contact Time 12:05 hours today with detainees Brak-Libya: The situation gets worse, in terms of health, from this night half the population of refugees held in Brak - Sebah, they are bad diarrhea, suspects that the dirty water and dirty utensils which are also forced to use there are no detergents or other cleaning agents to keep the gene in the prison population Brak. In terms of treatments, nothing has changed, the beatings continued, the two people picked the day before yesterday morning at 11.00 local time, never returned, it increases the concern, it is feared the worst, given that the head of Security Prison Brak, informed him on July 2 evening, free country that Libya was not allowed to do demonstrations, so they have violated the state law could face the death penalty, but if you are deported to the country of origin, should be regarded as a grace received by the Rais. The refugees now fear more for their survival, even before the deportation. The injured people are still sick without medical treatment. Conditions of detention in tolerable climate, tight spaces, maltreatment, little food and little water. Total Humiliation people skiing completely without clothing, degrading conditions of human dignity, as the camps of Nazz-fascist and Soviet gulag. We renew our appeal to all national and international institutions, save these lives! Don Mussie Zerai Contatto avvenuto oggi ore 12.05 con detenuti di Brak-Libya: La situazione va peggiorando, dal punto di vista di salute, da questa notte la meta della popolazione dei rifugiati detenuti a Brak - Sebah, stanno male hanno la diarrèa, sospettano che sia l'acqua sporca, e gli utensili anche essi sporchi costretti ad usare, non ci sono detersivi o altro detergente per mantenere gli gene della popolazione nel carcere di Brak. Dal punto di vista, di trattamenti non e cambiato nulla, le percosse continuano, le due persone prelevate l'altro ieri mattina alle 11.00 ora locale, non sono più tornati, questo aumenta la preoccupazione, si teme il peggio, dato che il capo della sicurezza del carcere di Brak, gli ha comunicati il 02 luglio sera, che in Libya paese libero non era consentito fare dimostrazioni, per cui loro hanno violato la legge dello stato che potrebbero rischiare la pena di morte, ma nel caso vengano deportati verso il paese di origine, dovevano considerarlo come una grazia ricevuta dal Rais. I profughi ora temono di più per la loro sopravivenza, ancor prima della deportazione. Le persone ferite continuano a star male senza ricevere cure mediche. Condizioni di detenzione in sopportabile, per il clima, spazi stretti, maltrattamenti, poco cibo e poca acqua. Umiliazione totale persone la sciate completamente privi di indumenti, condizioni degradanti della dignità umana, come nei lager dei nazzi-fascisti e gulag Sovietici. Rinnoviamo il nostro appello a tutte le istituzioni nazionali e internazionali, SALVATE queste vite umane! Don Mussie Zerai

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