venerdì 21 gennaio 2011

L'odissea dei profughi in ostaggio nel Sinai

La situazione a Rafah aggiornata a pochi minuti fa ore 15.45, resta grave la condizione di detenzione nelle mani dei trafficanti, non si e visto nulla del intervento militare del governo egiziano, di cui si e parlato ieri ed oggi. Ce la situazione grave di un ragazzo eritreo picchiato dei carcerieri preso a sprangate sulla testa che ora giace per terra senza nessun aiuto medico, non riesce a stare in piedi, i suoi compagni di sventura cercano di fare il possibile per tenerlo in vita, perchè non finisca in qualche clinica clandestina per essere sottoposto allo spianto degli organi. Questa notte non hanno chiuso gli occhi da continue pestaggi, minaciandoli di morte sembravano sotto gli effetti di droghe che assumono, raccontano che hanno avuto molta paura che uccidessero qualcuno. Anche il 2 gruppo che si trova nel nord del Sinai che ora sono rimasti solo 16 persone, perché gli altri hanno pagato il riscatto sono stati liberati. Raccontano che "quando si resta in pochi la paura aumenta, sei in balia di questi folli, che pretendo soldi subito alle tre di notte, sono talmente fuori di testa non poi dire nulla ti fai solo picchiare fino che stanchi senne vanno, questa è la nostra quotidianità". L'Egitto annuncia "rastrellamenti" e "forze speciali in azione" non ce l'ombra di tutto questo, le autorità sanno con precisione dove sono gli ostaggi, allora perché si perde tempo? Perché l'Egitto ha sempre negato l'esistenza di questo gruppo ora invece annuncia interventi massici di cui effetti sono invisibili? L'Europa e tornata ad essere muta! Aspettiamo un piano di evacuazione dei profughi in ostaggio nel deserto del Sinai compresi quelli che stanno marcendo nelle carceri egiziane che rischiano la deportazione. Quando che scatta l'indignazione della società civile? per dire basta! Non si può più assistere alla negazione delle dignità umana, ai diritti fondamentali della persona che vengono calpestati, senza che nessuno tenti di difendere quelli diritti conquistati con molta fatica dall'umanità intera. La pari dignità tra gli esseri umani, ma in Sinai ci sono Schiavi e Padroni. La libertà del uomo un diritto fondamentale, in Sinai abbiamo uomini e donne incatenate. Chiediamo a tutti, recuperiamo la nostra dignità, per poter indignarci contro chi calpesta la dignità degli altri. don Mussie

1 commento:

Anonimo ha detto...

sono amica dell'eritrea e sono molto indignata per l'indifferenza delle istituzoni, soprattutto di quelle italiane. Come posso contribuire oltre a firmare per la loro liberazione?