giovedì 1 marzo 2012

Risposta dell’Alto rappresentante/Vicepresidente Catherine Ashton a nome della Commissione


Risposta della commissione Ue all'interrogazione del On. Serracchiani.
IT
E-010566/2011
E-012089/2011
P-012191/2011
Risposta dell’Alto rappresentante/Vicepresidente Catherine Ashton
a nome della Commissione
(29.2.2012)


Secondo il ministero dell’interno egiziano, i rifugiati subsahariani sono vittime di bande coinvolte nel traffico di esseri umani. Il governo guidato dal Primo Ministro Al-Ganzouri nominato il 7 dicembre 2011 ha indicato che il Sinai rappresenta una priorità strategica che merita maggiore attenzione. Ciò fa sperare che la lotta alla criminalità organizzata venga intensificata e che le autorità egiziane mostrino un maggior impegno nell’affrontare la questione dei profughi tenuti in ostaggio dai trafficanti del Sinai.

Per quanto riguarda i profughi detenuti dalle autorità egiziane, questi vengono considerati degli “infiltrati” in quanto hanno superato il confine illegalmente e non hanno chiesto asilo alle autorità egiziane o all’ACNUR. All’ACNUR è stato negato l’accesso alle strutture di detenzione. Dal settembre 2011, le autorità egiziane hanno iniziato ad allontanare queste persone rimandandole nei loro paesi di origine. L’ACNUR ha avvertito le autorità egiziane che tali espulsioni potrebbero essere considerate pratiche di respingimento.

La delegazione dell’UE al Cairo ha ripetutamente incontrato il ministero degli affari esteri e il ministero dell’interno egiziani per esprimere la sua preoccupazione su tale questione. Tuttavia, si registrano scarsi progressi. L’UE continuerà a esortare le autorità egiziane affinché assicurino il rispetto dei diritti umani, e quindi anche la protezione dei migranti e dei rifugiati. L’UE ha più volte invitato l’Egitto a sviluppare e migliorare la qualità dell’assistenza e della tutela offerte ai richiedenti asilo e ai rifugiati che risiedono o transitano sul suo territorio. L’UE ha inoltre insistito affinché le autorità egiziane garantiscano il rispetto del principio di non respingimento per tutti i migranti bisognosi di protezione internazionale e concedano all’ACNUR la piena libertà di attuare il proprio mandato su tutto il territorio egiziano.

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