lunedì 24 settembre 2018

Risposta a due anni di fango e letame gettato su don Mosè Zerai

Il nostro presidente di Agenzia Habeshia, don Mussie Zerai, da dieci anni è bersaglio di attecchi, insulti, diffamazione, ingiurie, tentativi di criminalizzazione che sono stati intensificati nei ultimi due anni, da quando è partita la macchina del fango contro le ONG, attivisti per diritti umani, con una strana saldatura tra esponenti del regime eritreo con elementi di estrema destra italiana, tutti uniti a tentare di demolire la credibilità e l'operato di don Zerai in favore di migrati e rifugiati provenienti dal Corno d'Africa. Si tenta di "uccidere mediatamente" la figura scomoda, chi grida dando voce a chi non ha voce, denunciando le violazioni dei diritti umani e civili nel paese di origine, nei paesi di transito e di destinazione finale delle migliaia di profughi e rifugiati. Ha contributo a salvare decine di migliaia di vite umane, ha denunciato le omissioni di soccorso, affermando con forza che il diritto dei deboli non è un diritto debole.
La campagna di odio, di criminalizzare don Zerai che si è vista nei ultimi due anni, noi rispondiamo con questo semplice documento.

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