![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgtPFao-hjbcx6ktl_rJl3MYz9MWWSTDUMj3iwaHEfJrRQ3zGwN9PWdDpgzy_Mt0QEzO0jM4LeegFQiJFQHtYu1QsDbTG85nLCL0OLc1Hhv-jb9c6dpd8oLD8jiPm2hKM_uAdURycRnLc/s280/Bandiera+Erit.image003.jpg)
Alcuni giocatori della Nazionale di calcio dell’Eritrea sono spariti nel nulla: dopo una gara di Cecafa Cup, disputata in Kenya e valida per l’accesso ai quarti di finale, dodici calciatori hanno deciso di non lasciare il Paese che ospitava il torneo.
La ragione che ha spinto il gruppo a compiere un gesto simile risiede nella storia del Paese del Corno d’Africa, dal 1993 governato dal regime dittatoriale del presidente Isaias Afwerki: gli atleti avrebbero intenzione di chiedere asilo politico.
La notizia è stata diramata da un funzionario del Consiglio per le Federazioni dell’Est e Centro Africa: il rientro dei giocatori in patria era previsto per la notte di sabato scorso ma a bordo dell’aereo giunto ad Asmara, c’erano soltanto il commissario tecnico e un dirigente della squadra.
Il governo eritreo, più volte accusato di adottare politiche repressive, ha subito smentito la notizia della scomparsa: questa, però, è stata confermata dal presidente della Cecafa, Nicholas Musonye. Le Nazioni Unite affermano che ogni anno sono centinaia gli eritrei che fuggono dal loro Paese.
Nessun commento:
Posta un commento