mercoledì 14 maggio 2008
Clandestini: Reato
IMMIGRAZIONE 18.2912/05/2008
Vassallo Paleologo: ''650 mila clandestini? Ce ne sono almeno altri 200-300 mila''
Secondo il docente dell'Università di Palermo vanno aggiunte alla cifra indicata dalla ricerca della Bicocca ''50 mila donne vittime di prostituzione e la quantità di regolari licenziati che hanno perduto il permesso di soggiorno''
ROMA - La legge Bossi-Fini (che non è stata modificata dal governo Prodi) produce irregolarità. Ne è assolutamente convinto Fulvio Vassallo Paleologo, docente di diritto d'asilo e immigrazione all"Università di Palermo, a cui abbiamo chiesto di commentare il censimento presentato oggi dal Sole24ore che parla di 724.026 domande di regolarizzazione relative al decreto flussi 2007 arrivate fino al 22 aprile al sistema informatico del ministero dell’Interno. Le domande, spiega Paleologo, sono presentate da datori di lavoro che hanno utilizzato come sempre avviene il decreto flussi in assenza di una forma di legalizzazione della presenza degli immigrati in Italia. "Perché non è possibile, come presuppone la legge Bossi Fini, un incontro a distanza tra domanda e offerta di lavoro. Infatti, questa legge prevede che possa entrare in Italia solo il lavoratore straniero che conosce un datore di lavoro disposto a compilare una pratica per fargli arrivare un visto di ingresso al consolato italiano nel proprio paese”. Quindi le oltre 720mila domande di datori di lavoro pronti a mettere in regola i lavoratori immigrati ci dice una volta di più che questi ultimi “sono irregolari e non clandestini e già confondere irregolari e clandestini è già una fondamentale mistificazione”.
Ma se i 650 mila clandestini censiti dalla ricerca della Bicocca avevano alle spalle un datore di lavoro pronto a regolarizzarli, “c’è secondo me un numero secondo di almeno 200 mila, ma forse anche 300 mila che sono assolutamente clandestini”, spiega Vassallo Paleologo. “Ci sono infatti 50mila donne vittime di prostituzione, ma anche una grande quantità di persone che sono state regolari e hanno perduto il permesso di soggiorno perché sono state licenziate. Poiché la legge Bossi Fini prevede che dopo sei mesi dal licenziamento si perde il diritto al permesso di soggiorno, abbiamo migliaia e migliaia di persone che non avendo trovato un nuovo datore di lavoro sono irregolari”.
Inoltre va sfatato il mito degli sbarchi da Sud: “dalle coste meridionali arrivano solo 20 mila persone all’anno che certo non possono produrre centinaia di migliaia di immigrati clandestini ogni anno”, spiega Vassallo Paleologo, che precisa come la gran parte degli irregolari entra con un visto turistico di tipo Schengen, poi trova un lavoro in Italia e infine diventa irregolare perché non riesce a convertire il visto. E l’Italia di questi visti “in un anno ne ha rilasciati circa 500 mila. Così se si dovesse attuare un decreto legge come quello che si prospetta in queste ore – precisa - non si arresterebbe il flusso che arriva da Sud. Il 40% di queste persone è rappresentato da richiedenti asilo e quindi il decreto che per sbarrare le rotte a Sud dovrebbe concentrarsi su 10mila persone. Al posto di affrontare il problema di 900 mila persone irregolari si spara su 10 mila persone, e mi sembra che non sia un sistema razionale”. (ap)
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