giovedì 24 settembre 2020

Appello alla Commissione Europea

 On. Ursula Von der Leyen

Presidente della Commissione Europea

In questi giorni si dibatte sul tema immigrazione le proposte da Lei presentate sul superamento del regolamento di Dublino, eventuali meccanismi su accoglienza e rimpatri quanto altro.
Al nostro modesto avviso l'Unione Europea dovrebbe lavorare su tre obbiettivi a lungo e medio termine.
1. Andare alla radice che causa l'esodo di profughi è migranti. 

Questo è un obbiettivo allungo termine. Bisogna mettere in campo tutti gli strumenti della diplomazia, politica ed economica, per sradicare le cause che provocano l'esodo di popoli, che sono guerre, dittature, povertà, calamita naturali ect ... La Commissione presieduta da Lei dovrebbe fare un piano Marshall per l'Africa molto coraggioso. Un piano che mette fine all'utilizzo dell'Africa come terreno di battaglia per le potenze mondiali. Il Continente Africano non è un laboratorio dove si testano ogni tipo di arma, ogni tipo di malattia e cura. L'Africa non è in vendita!, anche se assistiamo ad un massiccio Land Grabbing da paesi ricchi a danno di contadini poveri. Bisogna frena ogni lotta per egemonia regionale, spesso lotte fomentate da piromani estranei al continente, e da imprenditori di morte. Bisogna fermare ogni forma di sfruttamento dissennato del continente e dei suoi abitanti. Ben venga la recente scelta della Svizzera su multinazionali, ben venga il tracciamento di alcuni minerali deciso dall'UE, sono passivi verso la giusta direzione ma non basta. Serve un piano Marshall che investe per il benessere dei popoli Africani, un piano per sanare le ferite del continente, che restituisca diritti e dignità ai popoli. Un piano di sviluppo che si curi della Persona integralmente, sul piano fisico, economico e culturale sul modello Africano. Non un piano per occidentalizzare l'Africa, non un piano per assimilare l'Africa. Serve un piano che rispetta la cultura e la natura, l'Armonia degli Africani con il patrimonio naturalistico per consegnare alle future generazioni un Continente sano e vivibile.
https://www.corriere.it/buone-notizie/18_ottobre_29/land-grabbing-tutti-all-assalto-terre-fertili-2cedba30-dae0-11e8-aca4-abf222acb144.shtml 



2. Proteggere i profughi e migranti vicino a casa loro.
Questo è un obiettivo a medio termine, che bisogna mettere in campo risorse economiche ed umane per creare quelle condizioni necessarie per garantire accoglienza e vita dignitosa nel primo paese di transito. Le persone in fuga dai rispettivi paesi vanno verso i paesi confinanti, spesso in questi paesi trovano il peggio di quello che hanno lasciato, in termine di vivibilità e sicurezza personale, inserimento nel tessuto sociale ed economico. Ecco che diventa necessario che l'UE possa intervenire mediante la cooperazione internazionale per creare le condizioni di sicurezza e vivibilità tali da invogliare a restare vicino a casa. Questo può accadere se le persone non restano abbandonate nelle tende, in mezzo al nulla, in zone depresse sotto ogni profilo. Tutto questo aumenta la disperazione, diventa il terreno fertile per i trafficanti di esseri umani. L'UE in collaborazione con gli stati Africani affidabili e democratici sviluppi un piano di protezione accoglienza temporanea che garantisca accesso alla scuola, alla sanità, a lavoro, che garantisca una protezione reale da ogni pericolo, compreso da forze del ordine corrotti che sono nel libro paga di trafficanti. Serve un piano di inclusione sociale, culturale ed economico nel tessuto cittadino del paese di prima accoglienza.

3. Aprire canali legali di accesso per profughi e migranti.
Questo è un obbiettivo immediato è urgente. L'UE deve dotarsi di un programma Europeo di reinsediamento per rifugiati. Non bastano i piccoli gesti di buona volontà di alcuni stati come nel caso di corridoi umanitari, sono iniziative lodevoli, ma numericamente piccoli, come se si prende un "secchio d'acqua dal mare". Lei sa a quanto ammonta oggi il numero di rifugiati ha sfiorato gli 80 milioni, di questi solo 1% guarda verso il cosi detti paesi ricchi e sviluppati. L'UE insieme a USA, Canada, Australia ... può dare il suo importante contributo per garantire accoglienza dignitosa per coloro che sono bisognosi della protezione internazionale. l'UE se si dota di un progetto Europeo di reinsediamento di rifugiati tenendo in seria condizione eventuali legami famigliari. Che non si ripetano le scene viste nel passato. Richiedenti asilo scaraventandoli come se fossero dei pacchi postali come sì è visto negli anni scorsi con il programma di ricollocazione dal sud Europa verso paesi nordici. Errore da non ripetere.

Per i cosi detti migranti economici servirebbe programmi nazionali per il manodopera necessaria al fabbisogno nazionale con la vigilanza UE sul rispetto dei diritti dei lavoratori. Serve un programma premiando i paesi di origine virtuosi, che diventi lo strumento di sostegno per i paesi più poveri da cui far arrivare i lavoratori, per sostenere lo sviluppo del paese di origine di questi lavoratori, facendo leva sul rispetto dei diritti umani e civili dai loro governi, premiando ogni sforzo di democratizzazione del paese con cui si avvia una cooperazione di questo tipo. Tutto questo è un ottimo strumento anche per combattere il traffico di esseri umani, evitare sofferenze e violenze a migliaia di profughi e migranti, salvare molte vite umane che oggi si perdono nel deserto, nei mari e nei tanti lager disseminati nei vari confini attraversati dall'Umanità esasperata e dolente, ma carica di speranza per un futuro diverso.

Ecco in questi tre punti si racchiudono il nostro appello alla Commissione Europea guidata da Lei On. Ursula Von der Leyen, certi per la Sua attenzione e sensibilità al tema che Lei stessa ha sollevato, restiamo speranzosi che prendiate in considerazione il nostro Appello.

Distinti saluti
don Mussie Zerai Dr. Theol. H.C
Presidente dell'Agenzia Habeshia