mercoledì 24 settembre 2008
Bagnasco (Cei): sull'immigrazione in atto regressione culturale
Allarme e preoccupazione per il «fenomeno dell'immigrazione» che «resta uno degli ambiti più critici della nostra vita nazionale». Ad esprimerli, a nome dell'intera chiesa italiana, è il cardinale Angelo Bagnasco, che oggi ha aperto a Roma il Consiglio permanente della Cei.
«Vogliamo credere che non si tratti già di una regressione culturale in atto - dice il numero uno dei vescovi - ma motivi di preoccupazione ce ne sono, e talora anche allarmi, che occorre saper elaborare in vista di risposte sempre civili, per le quali il pubblico dibattito deve lasciar spazio alla ricerca di rimedi sempre compatibili con la nostra civiltà». Bagnasco è preoccupato anche per «l'incessante arrivo di nuovi irregolari, sempre nostri fratelli, che a prezzo della vita si accostano alle rive italiane, interrogando la nostra coscienza e inevitabilmente sfidando ogni volta le nostre potenzialità d'accoglienza». Ed invoca «ciascuna delle parti interessate» ad assumersi «responsabilità e doveri». «Su questo fronte sarà bene procedere, anche in un contesto europeo - prosegue il presidente Cei - cercando con impegno accordi di cooperazione con i Paesi di provenienza e volendo progressivamente guadagnare alla legalità situazioni irregolari compatibili con il nostro ordinamento, accettando di dare, appena vi siano le condizioni, risposte positive sia alle esigenze di una progressiva ed equilibrata integrazione sociale, sia alle domande di ricongiunzione familiare presentate nella trasparenza e per il benessere superiore delle persone coinvolte, oltre che della società tutta».
Bagnasco rileva che «se fino ad ieri eravamo giunti a una presenza tutto considerato significativa di immigrati sul nostro territorio, senza spaccature sociali o situazioni drammaticamente fuori controllo, è perchè alla prova dei fatti il temperamento del nostro popolo si lascia filtrare da una secolare cultura dell'accoglienza e di rispetto per il fratello, per quanto diverso, in difficoltà».
Ma «nell'ultimo periodo - conclude il porporato - stanno emergendo qua e là dei segnali di contrapposizione anche violenta che sarà bene da parte della collettività ai vari livelli non sottovalutare».
ILSOLE24ORE.COM
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