lunedì 13 ottobre 2008
Immigrazione, Urso: «Favorire i flussi dai Balcani:
Immigrazione, Urso: «Favorire i flussi dai Balcani:
il Mediterraneo del Sud più difficile da integrare»
ROMA (13 ottobre) - «Favorire i flussi di immigrazione provenienti dal Mediterraneo dell'Est anche se di religione musulmana: perché originari da un contesto più europeo che non quelli provenienti dal Mediterraneo del Sud, perché meno propensi ad integrarsi nel nostro Paese». Sono le parole dell'onorevole Adolfo Urso, segretario generale della Fondazione Farefuturo e sottosegretario allo Sviluppo economico, intervenuto stamane ad un convegno sull'integrazione delle donne nell'area del Mediterraneo.
«Per l'integrazione, Corano facoltativo nelle scuole pubbliche». Tra gli elementi evidenziati come punti di discussione da cui partire per giungere all'elaborazione di alcune proposte in sede politico-legislativa, quello di favorire il ricongiungimento famigliare di moglie e figli e la promozione dell'educazione religiosa. «Meglio introdurre l'insegnamento facoltativo del Corano nelle scuole pubbliche, che non ritrovarsi le scuole coraniche - ha detto - E' necessario non cedere al velo o ad altri elementi culturali che allontanano gli immigrati dall'integrazione».
«Il ruolo centrale delle donne straniere». «La donna più consapevole del proprio status e dei suoi diritti spesso negati, nella coppia e nella società - ha detto Urso - La donna con i suoi problemi da risolvere e con la sua disponibilità concreta a farlo è il motore dell'integrazione, nel confronto tra le identità; il motore possibile su cui far leva. Sulla base della ricerca ci sembra quindi di poter dare delle indicazioni, degli elementi di riflessione alla classe politica e al legislatore, sulle quali lavoreremo nel secondo Rapporto di ricerca. Innanzi tutto premiare la legalità, il rispetto delle norme, il desiderio di stabilizzazione come via maestra dell'integrazione e, di conseguenza, contrastare l'immigrazione clandestina e comunque l'illegalità. Favorire il ricongiungimento familiare, di moglie e figli, perchè la donna è il motore della integrazione, favorisce il percorso di stabilizzazione e di legalità, ha maggiore propensione ad accettare i nostri costumi. Promuovere il lavoro delle donne immigrate perché esse sono l'avanguardia del processo d'integrazione, le più consapevoli e le più disponibili. Infine, favorire la formazione e l'istruzione, la stabilizzazione e la partecipazione, fattori che facilitano l'integrazione: scuola, casa, tempo libero, vita associativa sono elementi che avvantaggiano il percorso. Promuovere l'educazione nelle scuole pubbliche, anche con l'insegnamento facoltativo di altre religioni, perché l'integrazione dei figli facilita l'integrazione dei genitori. Meglio l'insegnamento facoltativo del corano nelle scuole pubbliche che le scuole islamiche spesso fattore di contrapposizione».(Il Messaggero)
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