Oggi
la polizia Libica, nel carcere di Sibrata Mentega Delila (Tripoli), non
ha esitato a sparare con proietili, contro profughi affamati che
chiedevano cibo, un ragazzo di 18 anni colpito gravemente all'adome ora
ricoverato in ospedale, e stato presentato in ospedale come un
mercenario di Ghedaffi, invece era solo un giovane richiedente asilo
politico Eritreo. Un altro di 19 anni colpito sulla orecchio con una
sbarra di ferro, tutto questo perché i richiedenti asilo hanno chiesto
cibo e acqua, giá
da due giorni non viene dato loro. questa mattina sono state maltratate
anche le donne in stato di gravidanza, tidandole addosso delle sedie di
ferro, in risposta alle loro urla, quando hanno visto il sangue del
giovane colpito da proietile e l'altro che sangunava dalle orecchie
colpito dalla sabrar di ferro dai polizioti. Questo
gruppo di 350 persone di cui 50 donne, 6 delle quali in stato di
gravidanza, una di loro deve partorire tra due settimane circa, ci sono 2
bambini di cui uno di 1 anno e mezzo bisognoso di cure mediche, tutti
si trovano nel carcere di Sibrata Mentega Delila (Tripoli). Queste
persone sono vittime di militari che abusano del potere che hanno per
costringerli a fare digiuno di un mese anche quando non sono di fede
islamica, chi si rifiuta viene pichiato brutalmente, come successo oggi.
La
libertá religiosa di queste persone viene violata, la dignitá di queste
persone calpestata, le autoritá libiche devono fermare queste violenze e
tortura quotidiana a cui sono sottoposti questi profughi.
Facciamo appello alle autorità italiane, in virtù dei loro accordi bilaterali con le autorità libiche, chiedano alle autorità libiche di fermare ogni abuso e violenza a danno dei profughi eritrei, per non mettere in pericolo la vita di queste persone, questi richiedenti asilo siano presi in consegna immediatamente dell'UNHCR di Tripoli. Chiediamo il rispetto della liberta religiosa, di fermare ogni forma di torturra a danno dei richiedenti asilo.
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