domenica 23 maggio 2010
Permesso di soggiorno a punti per gli stranieri: sarà espulso solo chi ne ha zero
Non scatterà subito, ma 120 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Non dovranno sottoscriverlo tutti gli immigrati, ma soltanto quelli che entreranno per la prima volta nel territorio nazionale, presentando domanda di permesso di soggiorno. Se minorenni, con l’assistenza dei genitori: il regolamento si applica infatti allo straniero di età compresa fra 16 e 65 anni. E, infine, non sarà l’incubo che molti temevano: i crediti necessari a superare la prova sono 30, ma l’espulsione scatta soltanto per chi rimane a quota 0, ma basta scegliersi un medico di base iscritto nei registri delle Asl per ottenere 4 crediti. E’ finalmente pronto il testo finale dell’accordo di integrazione, volgarmente detto “permesso a punti”, e Roberto Maroni, ministro dell’Interno, sta facendo di tutto perché il Consiglio dei ministri lo approvi nella seduta di oggi pomeriggio. O quanto meno, ne avvii la discussione. Ne è passato di tempo, infatti, da quando, il 15 luglio del 2009, l’accordo è stato approvato all’interno del cosiddetto “pacchetto sicurezza”. E’ in gioco la credibilità dell’iniziativa, che ha visto lavorare per mesi i funzionari della Presidenza del Consiglio, del ministero del Lavoro, dell’Istruzione, oltre a quelli dell’Interno, e che è stata più volte annunciata in dirittura d’arrivo.
Ma vediamo cosa prevede il regolamento, che è in quindici articoli con tre allegati, e che dopo il sì del Consiglio dei ministri passerà, come Dpr, alla firma di Napolitano. Lo straniero che vuole un permesso di soggiorno di durata superiore a 1 anno, dovrà recarsi allo «sportello unico dell’immigrazione», presso la prefettura, e sottoscrivere l’impegno ad acquisire, nell’arco di due anni, un’adeguata conoscenza della lingua italiana: almeno il livello parlato “A2”, secondo la classificazione del Consiglio d’Europa, indispensabile per comunicare nella vita di tutti i giorni. Dovrà poi acquisire una conoscenza sufficiente della Costituzione e della vita civile in Italia, mandare a scuola i figli minori e sottoscrivere la Carta dei valori su cittadinanza e integrazione del 2007.
Lo «sportello unico» entro un mese dalla domanda sottoporrà lo straniero a un breve corso di educazione civica, di durata da 5 a 10 ore, con test finale. Non organizzerà invece corsi di lingua, ma soltanto test: per studiare lo straniero dovrà rivolgersi, a quanto è dato capire, ad associazioni, enti locali, consigli territoriali per l’immigrazione. L’accordo di integrazione, infatti, non ha una dotazione finanziaria. Se lo straniero non riesce a raggiungere nell’arco di due anni i 30 crediti previsti (con tanto di decurtazioni, che riportiamo in altro articolo) otterrà un anno di proroga. Alla fine riceverà un attestato, e con più di 40 punti otterrà “agevolazioni per la fruizione di specifiche attività culturali e formative”.
Se rimane senza attestato, con punteggio da 1 a 29, niente paura. Potrebbe solo incontrare qualche ostacolo se un giorno richiedesse il permesso permanente o carta di soggiorno, perché la legge prevede che si valuti anche l’inserimento sociale dello straniero, così come nella richiesta di cittadinanza per naturalizzazione. La lettura del testo ridimensiona anche il timore che bastasse una semplice multa di un vigile per vedersi decurtare il credito: la sanzione deve essere di almeno 10 mila euro, e bisogna attendere l’esito dell’eventuale ricorso. Curiose, poi, alcune valutazioni: appena 6 crediti per un’onorificenza, magari la medaglia d’oro per aver salvato dall’annegamento un bagnante, più o meno gli stessi previsti per la scelta del medico. Infine: ce la faranno gli sportelli unici, già oggi oberati di lavoro per il rilascio dei permessi di soggiorno, a curare la regia dell’accordo? E per fortuna che non si applica ai rinnovi. di Corrado Giustiniani Il Messaggero
Ecco la tabella dei crediti e delle decurtazioni, prevista dal regolamento dell’accordo di integrazione.
Conoscenza della lingua italiana. Livello A1, 14 crediti (solo lingua parlata, 10); A2, crediti 24 (solo lingua parlata, 20); 28 per il livello B1 (solo parlata, 26); superiore a B1, 30 crediti.
Cultura civica italiana. Livello sufficiente, 6 crediti; buono, 9; livello elevato, 12.
Istruzione per adulti. Frequenza con profitto a un corso di 80 ore, 4 crediti; di 120, 5 crediti, di 250 ore, 10, di 500, 20 crediti, un anno scolastico, 30. Istruzione tecnica superiore: 15 crediti a semestre.
Corsi universitari o di alta formazione. Un anno accademico e due verifiche superate, 30 crediti, tre verifiche, 32; quattro, 36, cinque verifiche, 50 crediti.
Titoli di studio con valore legale in Italia. Diploma di qualifica professionale, 35 crediti; secondaria superiore, 36, specializzazione tecnica superiore, 37; laurea, 46; laurea magistrale, 48; specializzazione, 50, dottorato di ricerca, 64 crediti.
Docenza. Abilitazione alla docenza, 50 crediti; svolgimento dell’attività di docenza nelle Università italiane, 54.
Corsi di integrazione linguistica e sociale. Di 80 ore, 4 crediti, 5 per 120 ore, 10 per 250, 20 crediti per 500 e 30 per 800 ore.
Onoreficenze pubbliche. Della Repubblica Italiana, 6 crediti. Altre, 2 crediti.
Attività imprenditoriale. Crediti 4.
Scelta di un medico di base. Crediti 4.
Attività di volontariato. Crediti 4.
Abitazione. Contratto di affitto registrato, o di affitto, o accensione di un mutuo: crediti 6.
Corsi di formazione nel paese d’origine: crediti 4.
Decurtazione, reati. Condanna anche non definitiva alla pena dell’arresto fino a 3 mesi, o ammenda non inferiore a 10 mila euro: meno 3 crediti. Arresto superiore a 3 mesi, meno 5. Reclusione fino a 3 mesi o multa non inferiore a 10 mila euro, meno 8. Reclusione non inferiore a 1 anno, meno 15, a 2 anni, meno 20 e a tre, meno 25 crediti.
Decurtazione, sicurezza personale. Applicazione anche non definitiva di una misura di sicurezza personale, meno 10 crediti.
Decurtazione, illeciti. Sanzione pecuniaria definitiva per illeciti amministrativi e tributari non inferiori a 10 mila euro, meno 2 crediti, non inferiore a 30 mila, meno 4, a 60 mila, meno 6, e a 100 mila, meno 8 crediti.
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