giovedì 12 gennaio 2012

Appello Urgente!!! Traffico di Esseri Umani e di Organi!


Centinaia di profughi Eritrei ancora oggi sono nelle mani dei predoni nel Sinai, oggi 12 gennaio 2012 alle ore 15.50 ho ricevuto una disperata richiesta di aiuto da una donna che si trova prigioniera dei trafficanti, insieme con lei ci sono altre 20 donne di cui 5 sono con figli quindi ci sono 6 bambini e 12 maschi adulti, gli uomini sono bendati e legati con catene mani e piedi, le donne in catene solo ai piedi. La donna che ha chiamato per chiedere aiuto, parla delle continue maltrattamenti, privazione di cibo, e violenze. Altri gruppi di ostaggi parlano di abusi sessuali su le donne, ma ci sono stati anche diversi casi di abusi sessuali anche su ragazzi maschi. Le diverse metodologie di torture utilizzate, dalle scariche elettriche a quelle bruciature con plastica fusa, sigarette o ferro arroventato. Le minacce dei trafficanti a chi non paga somme fino a 30.000 dollari restano quello della vendita degli organi che un mercato fiorente in quella regione come stato già dimostrato ampiamente anche da mezzi di comunicazione di massa.
Da più di un anno che stiamo denunciando questi gravissimi crimini contro persone in fuga da situazione di pericolo, e alla ricerca di una Vita e Dignità !
C'è un bisogno di una azione forte congiunta tra le due sponde del Mediterraneo per la lotta contro il traffico di esseri umani e di organi. Spaventoso i numeri che negli anni scorsi, sono stati vittime del traffico di esseri umani, più di 100 mila nella sola zona di Sudan, Egitto, Libia, questa cifra, si parla solo di popolazioni provenienti dal Eritrea, Etiopia, Sudan e Somali. Sono migliaia di minori scomparsi una stima parla di 4000, e più di 3000 persone che sono sparite nel nulla, solo nella zona del Sinai, e centinaia di persone che sono morte uccise dai trafficanti, o pure delle guardie di frontiera. 
La Comunità Europa in collaborazione con Unità Africana, in particolare gli stati interessati da questo fenomeno, come Israele, Egitto, Sudan, Eritrea ed Etiopia può fare una forte azione di prevenzione, che altre migliaia di profughi disperati non finiscano nelle mani dei trafficanti di esseri umani o di organi.  
Facciamo appello alla Comunità Internazionale, in particolare alla Comunità Europea, in primis al governo italiano, per un forte impegno a porre fine a questi atti di pura crudeltà, ai danni di persone vulnerabili, chiediamo anche interventi per la prevenzione, quindi chiedere una lotta preventiva contro il traffico di organi e di esseri umani, con una campagna informativa verso i profughi in Sudan e in Etiopia, una azione della polizia internazionale per distruggere la rete dei trafficanti di esseri umani e di organi e le sue ramificazione in buna parte del Nord Africa, Medio Oriente e l'Europa.
Don Mussie Zerai

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