Al ministro degli Affari Esteri per sapere,
premesso che
l'Agenzia
Habeshia è accreditata come la fonte più seria e affidabile in tema di diritti
umani quanto all'Eritrea e agli eritrei perseguitati in patria o profughi, e il
suo presidente padre Mussie Zerai è costantemente audito come voce
autorevole su questi temi dal Parlamento italiano, dal Consiglio d'Europa e da
altri organi istituzionali;
in data 14 maggio è giunta all'interrogante una
nota di padre Mussie che riguarda la tragica situazione di profughi eritrei e
che qui trascrivo in riferimento ai singoli Paesi;
Se questi fatti
corrispondono al vero e siano conosciuti dal governo;
se il governo intende
e in quali forme chiedere alle autorità libiche di rispettare i diritti
fondamentali dei profughi, e di garantire l'acceso in tutti centri al personale
dell'UNHCR affinché venga garantita la protezione internazionale di cui hanno
tanto bisogno. Se e come il governo intenda esercitare pressioni sulle autorità
libiche per il rispetto delle convenzioni internazionali sul diritti dei
migranti e rifugiati;
se e come il governo
pensa di intervenire presso le autorità yemenite per garantire ai profughi il
diritto di ricevere cure mediche, questi profughi vengano consegnati nelle mani
dell'UNHCR, non essendoci ragioni perché siano tenuti in carcere. Se intenda
coinvolgere la Comunità Europea perché prema sulle autorità yemenite affinché
rispettino i diritti fondamentali di questi esseri umani e la loro dignità;
se e come il governo
intenda far presente alle autorità di Gibuti il dovere grave di consentire l'accesso nelle carceri,
dove sono ristretti dei richiedenti asilo politico, agli operatori di UNHCR,
OIM ecc soprattutto facendo presente il diritto a tutte le cure necessarie per
le persone malate;
nel caso inaudito del
traffico di organi nel Sinai, già segnalato in precedenti interrogazioni dallo
scrivente, se il governo abbia agito e come intenda procedere a livello di
rapporti bilaterali con l'Egitto e nel seno delle organizzazioni
internazionali.
Roma, 14 maggio
2012 on Renato Farina, Enrico
Pianetta, Elena Centemero
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