Roma, 18 mag - L’Agenzia Habeshia guidata da Don Mussie Zerai esprime soddisfazione per il gesto umanitario del governo italiano che si è adoperato per accogliere sul proprio territorio due famiglie di eritrei ed etiopi, a cui l’Unhcr aveva già riconosciuto lo status di rifugiati. Queste persone correvano il rischio di essere rimpatriate nei paesi di origine con possibili ripercussioni sulla loro incolumità e sicurezza. Il gruppo, composto da due donne, una bambina di 7 anni e sei uomini, è stato bloccato per cinque giorni all’aeroporto di Amman, in Giordania, dove era giunto in fuga dallo Yemen. “Siamo grati alle autorità italiane per l’impegno che hanno dimostrato – ha commentato Don Mussie Zerai, dell'Agenzia Habeshia, ha ringraziato anche il Rappresentante dell’Unhcr per il Sud Europa per la pronta attivazione di tutti i canali – si è trattato di un gesto importante che ha permesso di risolvere, in tempi brevi, una situazione complessa, a beneficio di persone che hanno bisogno di protezione.” Nel caso di rimpatrio dalla Giordania verso lo Yemen le due famglie in questione avrebbero corso il rischio di una lunga detenzione o di essere rimpatriate nei paesi da cui erano fuggite in cerca di protezione internazionale. L’intervento, che rappresenta il frutto di uno sforzo congiunto di autorità italiane, Unhcr e l'Agenzia Habeshia, giunge al termine di una complessa trattativa diplomatica che ha permesso di trarre in salvo le due famiglie di rifugiati, arrivate questa mattina all’alba in Italia.
don Mussie Zerai
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