Fondi Europei in Libia: per condizioni disumane nei centri di detenzione per Rifugiati
Il 20 Giugno celebreremo la giornata mondiale dei rifugiati, cosa ce da celebrare ? nei ultimi anni, complice anche la crisi morale e sociale del continente europeo, dove si nota una forte regressione dei diritti umani, dove avanzano sempre più le politiche meno propense all'accoglienza, tendenti alla chiusura più egoistica per tutelare i privilegi di pochi, in certi casi abbiamo assistito discorsi apertamente xenofobi. La verità è che c'è in giro una forte insicurezza, volutamente disseminata nei ultimi anni, amplificando a dismisura notizie di cronaca che vede coinvolti gli 'extracomunitari', addirittura inventando un reato inesistente, come quello di 'clandestini', cosi facendo allarmare maggiormente l'opinione pubblica, per un tornaconto elettorale. Questa tendenza la si vede in tutta l'europa. Ora anche la 'civilissima' Svizzera si appresta a celebrare un referendum per tentare di modificare la legge sul diritto di asilo, praticamente per tentare di chiudere le porte in faccia, a migliaia di richiedenti asilo, cosi l'europa preferisci finanziare paesi come la libia, a tenere nei lager centinaia di profughi in fuga dai loro paesi come la Somalia, Eritrea, Sudan.
Ecco ho ricevuto due segnalazioni dalla libia da gruppi di profughi eritrei che sono trattenuti nei lager che porta la targa della Commissione Europea e quello del IOM, i profughi mi chiedevano il perché si trovassero in una struttura che sembra dedicato o costruito con fondi europei altrimenti non si spiega la targa affissa nel capannone dove 54 eritrei di fede cristiana sono costretti a vivere ammassati, ogni giorno vivono l'incubo a causa dei militari ubriachi o drogati che sparano all'impazzata, o si divertono a tirare i sassi per colpire nel mucchio questo accade ogni sera nel centro di Burshada, targato IOM e Commissione Europea, fondi europei usati per costruire dei lager dove torturare i profughi? è questo lo scopo? in cosa consiste la "via libera alla cooperazione tra UE e Libia per combattere l'immigrazione clandestina"?.
Un altro centro a Shurman dove sono trattenute donne Africane di cui 95 eritrei, 10 etiope, altre 10 di diversa provenienza dall'Africa Occidentale. Ci sono 10 donne in stato di gravidanza alcune sono anche in dirittura di arrivo perché sono all'ottavo e nono mese di gravidanza, non hanno mai visto un medico, nessuna assistenza o controlli preventivi per evitare ogni rischio per il parto in luoghi non idonei per la pessima condizione igenico sanitaria delle strutture, per il sovra affollamento in cui sono costrette a stare, con loro ci sono 15 bambini di eta che va da 07 mesi fino a 5 anni tutti costretti a vivere in detenzione senza nessuna colpa, devono subire sofferenze inspiegabili tutto in nome di proteggere la fortezza europa. Le donne mi hanno riferito che ci sono anche donne malate bisognose di cure, che non ricevono alcune, malate gravi che soffrono al cuore, all'utero, alcune asmatiche gravi che fanno fatica a vivere in quelle condizioni di sporcizia.
Quello che ci chiediamo è chi deve proteggere i profughi e rifugiati? se le persone bisognose di protezione internazionale sono tenuti nei lager che riportano targhe dell'UE o IOM istituzioni che dovrebbero rappresentare per molti profughi e rifugiati la 'salvezza' protezione, accoglienza, invece si ritrovano a vivere l'incubo.
Faccio appello all'Unione Europea, di cooperare con la Libia per combattere le violazioni dei diritti umani, contro le discriminazioni di cui sono vittime le comunità Cristiane e quelli di origine Sub-Sahariana. L'Unione Europea dovrebbe combattere i motivi che spingono i popoli dell'Africa Orientale a lasciare la loro terra, per cercare un posto più sicuro dove vivere. Serve una seria lotta contro la fame, contro le guerre e le dittature. l'UE non deve diventare complice degli abusi, maltrattamenti inumane, dei lager dove le persone vengono massacrate a botte fino alla Morte. L'UE deve ingaggiare una lotta seria per i diritti umani e diritti dei rifugiati, non contro di loro, cosi si rischia di spingerli in pasto e nelle mani dei trafficanti, avvolte trafficanti che sono indivisa militare. Chiedo ai politici europei di impegnarsi per chiarire che uso si sta facendo dei fondi europei in Libia.
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