sabato 19 settembre 2009
Iene denunciano: morti 10 immigrati
"Vittime di un errore d'abbordaggio"
Giugno 2008: una nave della Guardia Costiera di Messina s'imbatte nell'ennesimo barchino di immigrati. Vanno salvati, sono in balia di un mare a forza 4. La motonave Fiorillo non agisce però come prevede la prassi, calando cioè la scaletta di banda lungo la murata. La scaletta prima picchia sulle teste degli immigrati poi capovolge la barca. Secondo la ricostruzione delle "Iene" dieci immigrati muoiono. L'episodio passa sotto totale silenzio.
A segnalare oggi la vicenda alla trasmissione di Italia Uno (che ritorna questo martedì) è una lettera anonima, "probabilmente scritta da uno degli occupanti della nave della Guardia Costiera Fiorillo Cp904 e inviata alla Procura di Messina, oltre che a noi" spiega la iena Luigi Pelazza, specializzato in questioni relative all'immigrazione.
"Chi scrive - prosegue Pelazza - conosce bene tutto l'accaduto e incolpa del fatto il comandante Pignatale. I clandestini caduti in mare, tutti africani, non sapevano nuotare e alcuni sono stati perfino risucchiati dalle eliche del motore della Fiorillo rimasto acceso"
I sopravvissuti vengono quindi portati a Malta. La mancanza di dieci immigrati, del resto, "è una circostanza che abbiamo puntualmente verificato con le autorità maltesi e che ci è stata confermata''. A suffragare ancora quest'accusa, la iena cita anche la testimonianza di uno degli immigrati ancora oggi a Malta che riconosce la Fiorillo e racconta l'episodio nello stesso modo in cui viene descritto nella lettera anonima.
Non solo: come mostrerà nel servizio, nelle scorse settimane Pelazza ha raggiunto il comandante che allora sarebbe stato responsabile della manovra e che ora è stato trasferito a Taranto. L'uomo non ha voluto parlare e, dopo essere uscito per andare a lavoro, è tornato indietro e si è barricato in casa.
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