mercoledì 30 settembre 2009
Immigrati, un morto al giorno negli Usa
Già 416 le vittime provenienti dal messico. Le analogie con i barconi del Mediterraneo
L'allarme dei responsabili delle dogane: in troppi muoiono di fame nel deserto dopo aver varcato il confine
WASHINGTON – Da dieci anni oltre 1 clandestino al giorno, in genere latino americani, muore nel tentativo di entrare illegalmente dal Messico negli Stati Uniti. E sebbene nel 2007 e 2008 questa immigrazione si sia dimezzata in seguito alla crisi economica, quest’anno le vittime sono già state 416. E’ possibile che nel 2009 si superi il macabro record di 494 morti del 2005. Lo rivelano l’Aclu (American Civil liberty union) di San Diego in California e l’Agenzia dei diritti umani messicana, che pubblicheranno un rapporto al riguardo entro 24 ore.
«CRISI UMANITARIA» - «E’ una crisi umanitaria di tragiche dimensioni - ammoniscono - che richiede nuove politiche da parte dei governi». A uccidere i clandestini sono per lo più le montagne e i deserti dell’Arizona e del Texas, come in Italia, Grecia ecc lo sono le acque del Mediterraneo. Da quindici anni, gli Stati Uniti hanno sbarrato le stazioni di frontiera più comode, presso le città, e l’immigrazione illegale si è spostata nelle regioni più inospitali. Come in Europa, i clandestini pagano cifre ingenti per il trasporto a gruppi di trafficanti senza scrupoli, ma vengono abbandonati nottetempo subito dopo il confine. Molti si smarriscono e muoiono di fame o di sete.
«CONTROLLI IMPOSSIBILI» - David Hoffman, un dirigente della Dogana americana, sottolinea che nel ’98 furono identificate le zone più rischiose per l’immigrazione illegale, e che esse vengono pattugliate accuratamente sia sul versante Usa sia su quello messicano: «Negli ultimi sei anni abbiamo salvato 11 mila clandestini». Ma ammette che le vittime sono troppe, 4.111 dal ’98 secondo i suoi dati, e che occorre cambiare strategia: «Nel 2005 fermammo 1 milione 200 mila persone, rimandandole quasi tutte indietro. Quest’anno il livello è sceso, siamo a 516 mila. Ma è impossibile controllare oltre 3 mila km di frontiera».
IL FRONTE POLITICO - L’Aclu e l’Agenzia dei diritti umani messicana vogliono che i governi di Washington e di Città del Messico facciano di più. Chiedono che si negozi un aumento dell’immigrazione legale; che sia permesso alle associazioni umanitarie di svolgere opera di ricerca e di soccorso dei clandestini da entrambe le parti dei confini; e che venga a messo a disposizione di tutti un numero telefonico verde per le emergenze.
LE POLEMICHE - Come in Italia, così negli Stati uniti, dove si calcola che gli immigrati illegali siano 12 milioni, è polemica sulle varie responsabilità. All’ingresso alla Casa Bianca, il presidente Obama si impegnò a risolvere il problema legalizzando gran parte dei clandestini già negli Stati uniti e accettando un maggior numero di nuovi immigrati. Ma a causa della battaglia sulla riforma sanitaria il Congresso non ha ancora discusso il relativo disegno di legge.
Ennio Caretto
30 settembre 2009
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