Da giorni il Capo dello Stato On. Giorgio Napolitano, sta dando una particolare attenzione al mondo dell'immigrazione. Prima con la nomina di un ministro per la cooperazione ed integrazione, un grande passo avanti, rispetto a qualche settimana quando l'immigrazione non era altro di ordine pubblico legata alla sicurezza, con la forte tendenza a criminalizzare l'immigrato. Da giorni chiede al parlamento di occuparsi di questa questione, che ha tenuto sospesa la vita di migliaia di ragazzi/e. Finalmente che il capo dello stato abbia preso l'iniziativa per guidare il paese verso la modernità giuridica sul tema dei diritti e cittadinanza.
Sono anni che parliamo e chiediamo, che i figli dei migranti nati in italia siano riconosciti cittadini di questo paese, perché lo sono già sulla realtà, e quotidianità di tutti giorni, ma sul piano giuridico l'Italia e stata ferma alle leggi ius sanguinis, era ora che venga introdotto il ius soli. Chi nasce in Italia e italiano, in utile cercare il pelo nel uovo.
Non venga permesso ora di tentare di introdurre dei paletti che tentano di ostacolare il riconoscimento, legandolo al periodo di residenza o la presenza legale o meno dei genitori del bambino che nasce in questo paese. Oggi qualche politico parla di stravolgimento costituzionale che prevede solo il ius sanguinis, ma anche questo non e stato rispettato fino in fondo, perché l'Italia del dopo fascismo non ha saputo rimediare alla legge vergogna del 1938 la legge razziale italiana, che ha impedito che l'italiani nell'Africa Orientale riconoscano i loro figli avuti dalle donne eritree, etiopi o somale. Tutto oggi ci sono discendenti di sangue italiani, che non sono mai stati riconosciuti dalla legge italiana, tante promesse zero fatti.
Quindi i difensori dello status quo, di oggi, dove erano ieri? che non hanno difeso quei figli di italiani che gli e stato negato il diritto costituzionale.
Ora bisogna andare avanti, evitando ogni forma di discriminazione tra i figli dei migranti, non devono esistere figli dei migranti di serie A o B o C, il riconoscimento deve essere a tutti figli nati in Italia la cittadinanza italian.
Finalmente in questo paese sembra che ci sia una speranza che l'immigrato trovi la sua giusta dignità nella società civile. Cosa che nei ultimi 15 anni e sempre venuta meno, scaricando tutto il male del paese sullo straniero, cosi favorendo i grandi schiavisti di questo paese a sfruttare l'immigrato senza essere disturbati da nessuna autorità che fosse interessata a tutelare il diritto dell'immigrato e dei suoi figli.
Un grazie al Capo dello Stato per questa forte e chiara richiesta, sperando che non muoia in mezzo alle tante carte del Parlamento, come tante altre leggi che non hanno mai visto la luce, come la legge organica sul diritto di asilo.
Don Mussie Zerai
Sono anni che parliamo e chiediamo, che i figli dei migranti nati in italia siano riconosciti cittadini di questo paese, perché lo sono già sulla realtà, e quotidianità di tutti giorni, ma sul piano giuridico l'Italia e stata ferma alle leggi ius sanguinis, era ora che venga introdotto il ius soli. Chi nasce in Italia e italiano, in utile cercare il pelo nel uovo.
Non venga permesso ora di tentare di introdurre dei paletti che tentano di ostacolare il riconoscimento, legandolo al periodo di residenza o la presenza legale o meno dei genitori del bambino che nasce in questo paese. Oggi qualche politico parla di stravolgimento costituzionale che prevede solo il ius sanguinis, ma anche questo non e stato rispettato fino in fondo, perché l'Italia del dopo fascismo non ha saputo rimediare alla legge vergogna del 1938 la legge razziale italiana, che ha impedito che l'italiani nell'Africa Orientale riconoscano i loro figli avuti dalle donne eritree, etiopi o somale. Tutto oggi ci sono discendenti di sangue italiani, che non sono mai stati riconosciuti dalla legge italiana, tante promesse zero fatti.
Quindi i difensori dello status quo, di oggi, dove erano ieri? che non hanno difeso quei figli di italiani che gli e stato negato il diritto costituzionale.
Ora bisogna andare avanti, evitando ogni forma di discriminazione tra i figli dei migranti, non devono esistere figli dei migranti di serie A o B o C, il riconoscimento deve essere a tutti figli nati in Italia la cittadinanza italian.
Finalmente in questo paese sembra che ci sia una speranza che l'immigrato trovi la sua giusta dignità nella società civile. Cosa che nei ultimi 15 anni e sempre venuta meno, scaricando tutto il male del paese sullo straniero, cosi favorendo i grandi schiavisti di questo paese a sfruttare l'immigrato senza essere disturbati da nessuna autorità che fosse interessata a tutelare il diritto dell'immigrato e dei suoi figli.
Un grazie al Capo dello Stato per questa forte e chiara richiesta, sperando che non muoia in mezzo alle tante carte del Parlamento, come tante altre leggi che non hanno mai visto la luce, come la legge organica sul diritto di asilo.
Don Mussie Zerai
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