lunedì 12 marzo 2012
ASIA/YEMEN - Migranti africani torturati da trafficanti di esseri umani fino al pagamento del loro riscatto Hajjah (Agenzia Fides)
Il ritrovamento di 70 uomini e donne maltrattate, tenuti prigionieri a Hajjah, una zona remota del Governatorato dello Yemen, nei pressi del confine saudita, ha determinato un'inchiesta sulla tortura e sull'estorsione di cui sono vittime gli immigrati africani da parte di bande criminali. Secondo le autorità locali, queste persone, di etnia Oromo e Somala della regione etiope somala, sono stati tenuti prigionieri, con indosso solo la biancheria intima, in una casa allestita da trafficanti di esseri umani nell'area Sharqia della città di Haradh. Alcuni di questi, scavalcando gli alti muri di recinzione, sono riusciti a fuggire dando l'allarme e riferendo alle autorità di essere stati picchiati selvaggiamente dai loro rapitori con tubi, di aver subito ustioni con le sigarette e altre atrocità. Molte delle vittime, secondo il responsabile del Distretto di Sicurezza di Haradh, stavano cercando di trovare lavoro in Arabia Saudita, ma purtroppo sono poi finiti nelle mani di criminali che per liberarli chiedevano loro migliaia di dollari di riscatto. Gli immigrati continuano ad essere torturati fino a quando i familiari non pagano, o fino all'arrivo di nuovi immigrati che cadono nella rete.
Secondo un recente rapporto del Ministero degli Interni, tra gennaio 2011 e febbraio 2012, 170 africani sono stati tenuti prigionieri, torturati e maltrattati da banditi ad Haradh. Le vittime sono 91 giovani uomini, 10 donne, 50 bambini e 19 uomini anziani, spesso picchiati e malmenati fino alla perdita della vista e dell'udito. La polizia di Haradh ha arrestato un paio di sospetti che teneva in stato di detenzione 49 e 79 immigranti illegali etiopi. Altre 20 donne etiopi a rischio di essere torturate e violentate continuano ad essere ricercate. Lo stupro è uno dei metodi più diffusi di tortura. Secondo le testimonianze, sembra che la maggior parte delle 3 mila donne tenute prigioniere ad Haradh nel corso dell'ultimo anno, siano state ripetutamente stuprate, alcune erano incinte. Altre vittime sono state mutilate in diverse parti del corpo, occhi, schiena, gambe, oltre ad essere sfregiate sul viso e sulla testa e lasciati sanguinanti. In seguito ad altre ricerche, il distretto di sicurezza di Haradh ha identificato altri centri di detenzione in villaggi fuori città. Secondo l'Organizzazione Internazionale per la Migrazione (IOM), nonostante il diffuso malcontento registrato lo scorso anno nello Yemen, c'è stato un aumento di circa il 100% di etiopi provenienti dal Corno d'Africa: oltre 65 mila rispetto ai 34.422 del 2010. L'UNHCR ha dichiarato che ogni anno entrano illegalmente a Heradh tra i 10 mila e 15 mila immigrati, lungo la costa occidentale dello Yemen. (AP) (12/3/2012 Agenzia Fides)
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