Un anno fa tra il mese di Marzo e Aprile si è consumata la tragedia per i centinaia di profughi in fuga dalla Libia in guerra, Africani in fuga dalla persecuzione dei ribelli che gli accusavano di essere sostenitori del ragime. Dal razzismo contro i neri che dilagava e che continua a persistere.
Piu di 1500 persone morte in mare dall'Inizio della rivolta contro il regime libico nel 2011, ci sono casi ancora poco chiari, come quel barcone partito il 22 marzo 2011 carco 335 adulti piu di 20 bambini decine di donne incinte, intere nuclei famigliari scomparsi nel nulla.
Siamo in attesa che la nuova Libia chiarisca, che i responsabili che hanno spinto migliaia di disperati caricandoli come bestie sulle carrette del mare gli hanno consegnati alla morte, questi responsabili che oggi sono ancora liberi in Libia o rifugiati nei paesi limitrofi devono rispondere dinanzi alla legge.
Altrettanto mistero si cela dietro ai mancato soccorso dei barconi alla deriva, il caso piu eclatante è quello del gommone con abbordo 72 persone, donne e bambini, che è partito dalla cosete libiche la notte del 25 Marzo 2011, che sono stati avvistati da un elicuottero, che gli ha dato acqua da bere dei biscotti da mangiare, ma lasciandogli al loro destino senza mandare soccorsi. Nei giorni successivi sono stati avvistati dai peschereci e navi militari, tra cui da una portaerei. Nessuno gli ha soccorsi a causa di questa ommissione di soccorso, dopo 15 giorni alla deriva, morirono 63 dei 72 persone, senza contare bambini nati o portati nel grembo delle loro madri.
Questo orribile crimine commesso da navi in missione per proteggere i civili dalla furia del regime libico, non sono stati capaci di avere pieta dei migranti in fuga dalla guerra che i paesi interventisti hanno contribuito a crearla.
Attendiamo chiarezza e giustiza dall'inchiesta tutto ora in corso del Parlamento Europeo, ma ci attendiamo che vengano individuati i responsabili di questo crimine, le persone e istituzini che hanno ommesso le loro responsabilità, o peggio ancora che abbiano dato ordini di ignorare le richieste di aiuto che sono stati lanciati.
Il nostro appello al Parlamento Europeo di fare chiarezza e giustizia.
Don Mussie Zerai
Tel. +39.3384424202
Tel. +41(0)765328448
Piu di 1500 persone morte in mare dall'Inizio della rivolta contro il regime libico nel 2011, ci sono casi ancora poco chiari, come quel barcone partito il 22 marzo 2011 carco 335 adulti piu di 20 bambini decine di donne incinte, intere nuclei famigliari scomparsi nel nulla.
Siamo in attesa che la nuova Libia chiarisca, che i responsabili che hanno spinto migliaia di disperati caricandoli come bestie sulle carrette del mare gli hanno consegnati alla morte, questi responsabili che oggi sono ancora liberi in Libia o rifugiati nei paesi limitrofi devono rispondere dinanzi alla legge.
Altrettanto mistero si cela dietro ai mancato soccorso dei barconi alla deriva, il caso piu eclatante è quello del gommone con abbordo 72 persone, donne e bambini, che è partito dalla cosete libiche la notte del 25 Marzo 2011, che sono stati avvistati da un elicuottero, che gli ha dato acqua da bere dei biscotti da mangiare, ma lasciandogli al loro destino senza mandare soccorsi. Nei giorni successivi sono stati avvistati dai peschereci e navi militari, tra cui da una portaerei. Nessuno gli ha soccorsi a causa di questa ommissione di soccorso, dopo 15 giorni alla deriva, morirono 63 dei 72 persone, senza contare bambini nati o portati nel grembo delle loro madri.
Questo orribile crimine commesso da navi in missione per proteggere i civili dalla furia del regime libico, non sono stati capaci di avere pieta dei migranti in fuga dalla guerra che i paesi interventisti hanno contribuito a crearla.
Attendiamo chiarezza e giustiza dall'inchiesta tutto ora in corso del Parlamento Europeo, ma ci attendiamo che vengano individuati i responsabili di questo crimine, le persone e istituzini che hanno ommesso le loro responsabilità, o peggio ancora che abbiano dato ordini di ignorare le richieste di aiuto che sono stati lanciati.
Il nostro appello al Parlamento Europeo di fare chiarezza e giustizia.
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