Un mausoleo per il "Maresciallo d'Italia" Rodolfo Graziani (1882-1955) fece parte del Regio esercito italiano durante la Prima e la Seconda guerra mondiale, ebbe un ruolo di comando durante la guerra d’Etiopia e fu governatore della Cirenaica.
Storicamente è riconosciuto come responsabile di numerosi crimini di guerra, di massacri civili e dell’uso massiccio di gas letali (vietati da tutte le convenzioni internazionali) in Libia e nel Corno d’Africa a partire dal 1930.
Fu Rodolfo Graziani a coordinare la deportazione dalla Cirenaica nel 1930 di 100.000 civili attraverso il deserto fino ai campi di concentramento della Sirte: 10.000 di quegli uomini morirono per le terribili condizioni del viaggio e per i maltrattamenti inflitti; molti altri perirono nei lager fascisti. Fu Rodolfo Graziani a comandare la carneficina di 30.000 civili etiopi con una feroce rappresaglia, quale reazione a un attentato alla sua persona.
Fu Rodolfo Graziani a chiedere la testa di 1.400 religiosi appartenenti al clero etiope, accusati di simpatizzare con i patrioti che si opponevano eroicamente alla brutale invasione.
Ebbene, il Comune di Affile in provincia di Roma, ha pensato bene di dedicare a questo spietato criminale fascista un monumento fatto costruire con i soldi della Regione Lazio. Questo atto ci offende, offende la memoria di tutte quelle persone che hanno perso la vita sotto il comando di Rodolfo Graziani. Tutto questo è una vergogna in un paese civile e democratico. Chi difende, giustifica e addirittura celebra un criminale di guerra si rende complice morale di quel criminale.
Un marchio a fuoco è stato impresso sulla pelle di ogni italiano, quando il Comune di Affile ha fatto erigere un tale mausoleo: è un insulto alla nostra gente, alla memoria dei nostri antenati che sono stati massacrati, questo revisionismo ci offende, l’ignara popolazione Italiana, che non conosce la vera storia, viene trascinata nel sangue versato dei criminali come Graziani.
L’operazione scellerata di celebrare il fascista Graziani, è figlia della rimozione e cancellazione della memoria storica, di questa Italia che non ha mai voluto fare i conti con il suo passato, che non ha mai affrontato le sue responsabilità storiche e morali. Questa celebrazione deve essere annullata e l’unico modo per poterlo fare è una pubblica ammenda del Sindaco di Affile, la rimozione di questo simbolo dell’umana idiozia. Questo monumento è il marchio della vergogna che il Comune di Affile ha gettato sull’Italia intera! Bisogna rimuovere i pericolosi simboli del male: non permettiamo che essi possano nuovamente attecchire! Quali modelli proponiamo ai nostri giovani? Se celebriamo i Criminali di guerra come eroi, che futuro attende questo paese? Bisogna avviare un serio dibattito sul piano storico e politico del periodo coloniale italiano nell'Africa Orientale.
Faccio appello alle istituzioni democratiche italiane, di intervenire per evitare questa deriva del revisionismo, che tende a giustificare anche il peggior criminale fascista, rimediare a questo atto grave che offende la storia e sentimento di milioni di persone, in Eitrea, Etiopia, Somalia e Libia.
Don Mussie Zerai
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