A 20 anni dall’adozione della Direttiva Ue, la piattaforma mira e facilitare l’accesso al ricongiungimento familiare attraverso lo scambio tra organizzazioni internazionali e non governative, istituzioni, operatori sociali e legali ed esperti del settore
Ricongiungimento familiare, nasce la community of practice di Agenzie Onu e Ong - Redattore Sociale
ROMA – Tutelare il diritto fondamentale all’unità familiare di rifugiati e migranti rafforzando le procedure di ricongiungimento familiare è uno degli obiettivi della community of practice, lanciata oggi da UNHCR, OIM, ARCI, CIR, Croce Rossa Italiana e Save the Children in occasione del ventesimo anniversario dell’adozione della Direttiva UE sul Ricongiungimento Familiare. Di fronte ad una situazione di crisi globale senza precedenti che ha costretto oltre 100 milioni di persone alla fuga da guerre e violenze e considerando che il numero totale di migranti internazionali nel mondo è di almeno 280 milioni, i meccanismi di ricongiungimento familiare devono essere rafforzati, commentano le organizzazioni.
Negli ultimi anni, la crescita del numero di richieste di ricongiungimento familiare è stata accompagnata dall’emergere di nuove sfide connesse ai contesti di provenienza, transito e destinazione dei familiari. Ritardi nell’accesso alle procedure o al reperimento di documenti, spesso costituiscono ostacoli o impediscono del tutto il ricongiungimento stesso. La community of practice mira a fornire risposte concrete a queste sfide facilitando l'organizzazione di incontri formativi, lo scambio di informazioni, condivisione di buone pratiche e criticità e analisi della giurisprudenza in materia.
Ricongiungimento familiare, nasce la community of practice di Agenzie Onu e Ong - Redattore Sociale
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