lunedì 17 gennaio 2011
Eritreo respinto dal Italia nel Luglio 2009 Ostaggio Nel Sinai
Eritrean Hostages in Sinai
16:25 hours testimony of a boy rejected by Italy in July 2009 to 10 km from Lampedusa by Italian patrol after long journey in Libyan prisons today is a hostage of drug traffickers.
During the refusal were on the boat about thirty in the other half Eritreans were Somali, thanks to the interest Forensic Union for the Protection of Human Rights, have submitted a complaint to the European court, but justice is slow in waiting arrive. This young Eritrean not do without waiting for the outcome of the appeal to Libya, tried to enter Israel, but found another jail waiting for the traffickers.
The devastating effects of indiscriminate rejections developed in recent years have also given this result, people who have the right to asylum end up thrown to the predators of the desert, the fight against trafficking in human beings both overt ends up enriching the very people who wanted to fight, what's happening in the Sinai, Turkey ....
This young Tekle call it, has 25 years, asks for help as his companions in the hands of robbers in the desert of Sinai, saying "save us soon, so we are tired of beating."
We give voice to these refugees, deprived of their dignity as free persons, deprived of their rights before they even from those who have rejected today by the marauders, we are asking that Europe is committed to free them and give them the right to asylum and that the was denied.
Fr. Mussie Zerai
Eritrei Ostaggi nel Sinai
Ore 16.25 testimonianza di un ragazzo respinto dall'Italia nel Luglio 2009 a 10 km da Lampedusa, da motovedette italiane, dopo lunghe peripezie nelle carceri libiche oggi si trova ostaggo dei trafficanti.
Nella fase di respingimento erano sulla imbarcazione una trentina di cui metà Eritrei gli altri erano Somali, grazie all'interessamento dell'Unione Forense per la tutela dei diritti dell'Uomo, hanno presentato un ricorso alla corte europea, ma la giustizia che attendono tarda ad arrivare. Questo giovane eritreo non ce la fatta ad attendere in Libia l'esito del ricorso, ha tentato di entrare in Israele, ma ha trovato un altro carcere ad attenderlo quello dei trafficanti.
Gli effetti devastanti dei respingimenti indiscriminati portati avanti in questi anni, hanno dato anche questo di risultato, persone che hanno il diritto di asilo finiscono in pasto ai predoni del deserto, la lotta contro la tratta di esseri umani tanto conclamata finisce per arricchire proprio quelli che voleva combattere, quello che sta succedendo nel Sinai, in Turchia ....
Questo giovane chiamiamolo Tekle, ha 25 anni, chiede aiuto come i suoi compagni nelle mani dei predoni nel deserto del Sinai, dice"liberateci presto, siamo stanchi di tanto pestaggio".
Noi diamo voce a questi profughi, privati della loro dignità di persone libere, privati anche dei loro diritti prima da chi gli ha respinti, oggi dai predoni, chiediamo che l'Europa si impegni per liberarli ed garantire loro il diritto di asilo che gli e stato negato.
don Mussie Zerai
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