giovedì 13 gennaio 2011
Appello all'UE e alla comunità internazionale: liberate i Profughi Eritrei ostaggio dei predoni nel Sinai e date loro protezione
Molti profughi eritrei sono da più di tre mesi nelle mani dei trafficanti nel deserto del Sinai.
Siamo venuti a sapere tramite amici e familiari degli ostaggi il 24 novembre 2010 di questa situazione, da allora seguiamo con apprensione giorno dopo giorno la loro vicenda. Prima siamo entrati in contatto con 80 eritrei che provenivano dalla Libia, poi abbiamo avuto notizie di altri 170 ostaggi, in totale 250 e di essi 100 non sappiamo che fine hanno fatto perché sono stati trasferiti o venduti ad un altro gruppo di trafficanti. Tra il 28 novembre e 12 dicembre 2010 sono stati uccisi dai trafficanti 8 persone, altre 4 persone sono state sottoposte dai trafficanti ad un interveto chirurgico per l'espianto di un rene come forma di pagamento del riscatto, vi è la violenza quotidiana fisica per tutti, sessuale per le donne, questa è la realtà dei fatti che ci hanno testimoniato i profughi eritrei ostaggi nel Sinai.
Per questo chiediamo che senza più attendere si mobiliti tutta la Comunità internazionale, da un lato per combattere il traffico di esseri umani e dall'altro affinchè sia garantita a queste persone la protezione internazionale di cui hanno bisogno e a cui hanno diritto, in particolare attraverso un progetto di reinsediamento e accoglienza dei profughi nel territorio dell'Unione Europea.
Primi Firmatari:
don Mussie Zerai
On. Savino Pezzotta
On. Luigi Manconi
On. David Sassoli
On. Paola Binetti
On. Gennaro Malgieri
On. Benedetto Della Vedova
On. Livia Turco
On. Matteo Mecacci
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