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La quattordicesima edizione del Premio internazionale “La donna dell'anno” 2011, ha decretato un ex-aequo tra le vincitrici: la nepalese Meena Paudel e la sudafricana Nomfundo Caroline Pilisani. La cerimonia di premiazione si è svolta, venerdì 2 dicembre, presso il Teatro Giacosa di Aosta. Il riconoscimento è stato consegnato dal Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise, e dal Presidente della Giuria del Premio, Luigino Vallet. Le due vincitrici sono state accompagnate sul palco dai rispettivi “testimonial”, l'ex Iena Andrea Pellizzari, e l'inviato speciale di Rai2, Franco Di Mare. Questa la motivazione della Giuria: “Nella quattordicesima edizione del Premio la Giuria si è trovata davanti a tre donne, tutte eccezionali e meritevoli. Riconoscendo alle due candidate che arrivano dal Nepal e dal Sudafrica condizioni sociali di estrema difficoltà e disagio, e considerando che entrambe sono riuscite a costruire un'organizzazione capace di aiutare un alto numero di persone, in particolare donne e bambini, ha deciso di assegnare il Premio ex-aequo a Meena Paudel e a Nomfundo Caroline Pilisani. La Giuria, inoltre, decide di assegnare il riconoscimento previsto dal regolamento a Fiammetta Cappellini, già vincitrice del Premio popolarità.” Il riconoscimento “Popolarità”, assegnato via web, che ha decretato la più votata dalla “giuria popolare” (oltre 26.000 preferenze su 47.000 votanti totali), è stato aggiudicato all'italiana Fiammetta Cappellini, affiancata per l'occasione dal suo testimonial, l'inviato Rai in zone di guerra, Alessandro Gaeta. Il Premio Soroptimist international Club Valle d'Aosta è stato consegnato dalla Presidente dell'associazione, Merinda Marcori, alla suora comboniana Azezet Kidane Habtezghi, di origine eritrea, che vive in comunità a Betania, Cisgiordania (Territori Palestinesi Occupati), e si occupa di accogliere in un clinica di Tel Aviv i profughi eritrei che riescono ad arrivare in Israele. “La sua vita è andata oltre la sua missione e la sua vocazione di suora per diventare una epopea di coraggio in mezzo a scenari di guerra e di devastazione. Ora i migliaia di profughi disperati che giungono dall'Eritrea, dall'Etiopia, dal Sudan e dalla Somalia trovano in lei ascolto e aiuto ma soprattutto la voce che denuncia al mondo le torture e i soprusi subiti nel deserto del Sinai da parte dei trafficanti di esseri umani. Dice suor Azezet ‘Ora che conosciamo non possiamo tacere': il Premio Soroptimist vuole essere la testimonianza che abbiamo accolto il suo appello.” La serata - che è stata condotta dalla giornalista Rai e conduttrice del TG3, Maria Rosaria De Medici, e alla quale è intervenuta come ospite musicale d'eccezione la cantante Dolcenera - sarà trasmessa sabato 10 dicembre, a partire dalle ore 12.25, su Rai3, nel settimanale curato dalla redazione della TGR. Il Premio internazionale “La donna dell'anno”, è promosso dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri italiano, la Fondazione CRT e il Soroptimist International Club Valle d'Aosta e ha ottenuto il patrocinio del Ministero degli affari esteri e del Ministero della pari opportunità. |
mercoledì 7 dicembre 2011
suora comboniana Azezet Kidane Habtezghi, di origine eritrea, che vive in comunità a Betania, Cisgiordania (Territori Palestinesi Occupati), e si occupa di accogliere in un clinica di Tel Aviv i profughi eritrei che riescono ad arrivare in Israele.
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