venerdì 8 febbraio 2013

Appello Urgente ! Rifugiati e migranti rischiano la deportazione forzata dalla Libia



Appello urgente !

Oltre 1200 rifugiati e migranti rischiano la deportazione forzata dalla Libia nei loro paesi d'origine. Provengono tutti dall'Africa Sub Sahariana : 350 sono eritrei, gli altri provengono dall'Etiopia, Somalia, Nigeria, Niger e Chad.
La radio e la TV libica hanno annunciato che : "Siamo obbligati a prendere questi provvedimenti, perchè molti di loro sono persone portatori di malattie e altri problemi".
Ovviamente si tratta di una motivazione assurda e chiaramente a sfondo razzista : è una caccia all'Africano .Tutto ciò accade a pochi giorni dell'anniversario della caduta del vecchio regime.
Il Governo Libico comunica di proteggere in questo modo i rifugiati e migranti, ma sono trattati peggio di bestie. Deportati con la forza nel Sud della Libia, precisamente a Sebha e Barika (a 70 km da Sebha), dove sono arrivati dopo 12 ore di viaggio estenuante, stipati su camion come animali.
L'UNHCR è già stata allertata : bisogna evitare a tutti costi la deportazione dei richiedenti asilo e migranti nei loro paesi d'origine, secondo la Convenzione di Ginevra del 1951, Convenzione che ne la Libia di Ghedafi, ne quella odierna hanno mai sottoscritto, ma, bisogna precisare, che il vecchio leader aveva firmato la Convenzione dell'Unità Africana per la protezione dei profughi e dei rifugiati.
Chiediamo :- Il rispetto delle Convenzioni Internazionali che tutelano i diritti dei profughi e dei rifugiati. Che le autorità libiche consentano all'UNHCR ai campi di detenzione nel Sud del Paese, affinché possa essere fatta una verifica delle reali condizioni delle persone ivi detenute. Assistenza adeguata e pieno rispetto della loro dignità umana.

don Mosè Zerai

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