Decine di profughi in queste ore si trovano rifugiati presso la sede dell'UNHCR a Jarjis, sono arrivati per chiedere aiuto, perché a Médenine dove sono stati sistemati, non riescono più a vivere a causa delle forti discriminazioni anche aggressioni e insulti, a motivo che sono cristiani.
Ora sono minacciati anche dalla polizia tunisina, se non lasciano immediatamente la sede dell'UNHCR, rischiano di essere arrestati e deportati verso il loro paese di origine.
Faccio appello ai responsabili dell'UNHCR, di non esporre a rischi e pericoli per la vita di queste persone, non è accettabile che gli operatori pretendano che i profughi tornino a vivere nella localita di Médenine, dove da tempo i profughi denunciano di subire discriminazioni e aggressioni fisiche e verbali.
L'UNHCR deve garantire una protezione effettiva, non devono essere esposti a qualsiasi rischio o condizione di vita che lede il loro diritto ad una vita dignitosa.
don Mussie Zerai
Nessun commento:
Posta un commento