L'Unione Europea Premio Nobel per la Pace conduce una guerra non dichiarata contro migranti e profughi disarmati che vengono a bussare alle porte di europa, per chiedere asilo e protezione.
Il rifiuto del Unione Europea di mettere in campo un programma equivalente al Mare Nostrum è una chiara dichiarazione di guerra contro migranti e profughi. Lasciarli morire in mare è un modo passivo di combattere una guerra che non si vuole dichiarare.
Ecco solo in questi primi mesi del 2015 si contano circa 1.600 Persone morte nel Mediterraneo, in quello che l'Europa considera a torto "Mare Nostrum" ma nei fatti non lo dimostra, perché il mediterraneo nei ultimi 15 anni è divenuto cimitero per molti bambini, donne, uomini e giovani. Persone che speravano di trovare un volto amico, una mano amica a consolarli, a proteggerli.
Dopo la tragedia di Lampedusa nel 2013 abbiamo visto e sentito politici di grande responsabilità istituzionale a promettere mai più tragedie simili, è pure oggi siamo qui di nuovo a piangere centinaia di vittime.
La responsabilità degli stati falliti da cui parte questo esodo di profughi, che la comunità internazionale guarda in silenzio colpevole, mentre devastano il paese e la popolazione, costringendoli alla fuga. Il risultato di questo colpevole silenzio è sotto gli occhi di tutti noi.
Queste vittime sono sulla coscienza di quei criminali che gli hanno mandati allo sbaraglio, sono anche sulla coscienza di quei criminali della politica e della finanza europea che si rifiutano di mettere al centro la vita umana, al punto di fare finta di non vedere che il mediterraneo si è tinto di rosso del sangue di migliaia di innocenti.
Questo è il nostro grido di dolore difronte alle orecchie sorde dell'Europa e di tutta la comunità internazionale.
Troppe risposte sbagliate che hanno favorito il traffico di esseri umani, il fiorente mercato del viaggio della speranza, fiorente per i "sensali della carne umana" come gli definiva già più di 100 anni fa il Beato Gionanni Battista Scalabrini, che denunciava il traffico e lo sfruttamento dei migranti italiani verso le Americhe. Oggi più di allora i mercanti della carne ferita, indifesa di migliaia di migranti e profughi viene mercanteggiata con complicità di apparati statali e gruppi criminali, tutto alle porte dell'Europa, di una Europa che sembra mettere da parte i valori fondanti della Sua storia che ha conosciuto due guerre mondiali e governi totalitari, sterminio di popoli.
Mi chiedo come possibile oggi vedere questa freddezza dinanzi a queste tragedie, perché non bastano le parole di circostanza o le lacrime di qualche anima pia, servono azioni, risposte concrete, per proteggere e prevenire queste tragedie.
Il nostro appello Europa trovi la tua Anima e sì sensibile e solidale con chi soffre.
don Mussie Zerai
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