venerdì 2 gennaio 2009
È deceduto l'inglese che nel '40 divenne eroe nazionale dopo la presunta morte
LONDRA (30 dicembre) - Nel 1940 fu dato per morto in Somalia durante un attacco italiano e ricevette, postuma, una delle più alte decorazioni britanniche al valor militare ma in realtà era stato fatto prigioniero e portato in Eritrea.
L'uomo si stupì alquanto quando seppe che in patria era diventato un eroe: protagonista di questa vicenda è un soldato britannico deceduto ora all'età di 97 anni, Eric Wilson, al quale il Times ha reso oggi omaggio con un editoriale, un articolo e un necrologio.
L'eroico capitano Wilson è presto raccontata: era al comando di un'unità di artiglieria (la Somaliland Camel Corps Machingun Company) che l'11 agosto del 1940 fu attaccata dalle truppe italiane vicino a Tug Argan Gap. Il primo giorno dell'offensiva fu ferito ad una spalla e ad un'occhio e quattro giorni dopo cadde nelle mani del nemico. Il comando britannico lo diede per morto, informò della sua “tragica fine” la famiglia e propose con successo che gli fosse assegnata la Victoria Cross per il coraggio mostrato.
Mal in arnese anche perché colpito dalla malaria, il capitano fu portato in Eritrea nel campo di prigionia di Adi Ugri da un'unità di italiani che contribuì non poco all'equivoco perché non informò della sua cattura la Croce Rossa. In prigionia il capitano Wilson rimase esterrefatto quando qualche mese più tardi seppe da un pilota della Royal Air Force appena abbattuto che in patria era stato elevato al rango di eroe.
Il capitano ritornò ufficialmente in vita soltanto nell'aprile del 1941 quando il campo di prigionia in Eritrea - mentre si apprestava a partecipare ad una fuga di massa grazie allo scavo di una galleria - fu occupato dalle forze britanniche. La liberazione gli permise di ritornare al fronte: prima in Africa, dove si trattava di rintuzzare i tedeschi guidati dalla “Volpe del Deserto” Rommel, e poi in Birmania. La fine della seconda guerra mondiale lo sorprese in Uganda.
Tra i pochi decorati con la Victoria Cross (basti pensare che rimangono in vita soltanto nove ex-soldati con quella decorazione), il capitano Wilson lasciò nel 1949 le forze armate e fino al 1961 lavorò nell'amministrazione coloniale britannica in Africa.
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