domenica 24 ottobre 2010
Cannavò va a canestro con Cantù, Genova e Milano
Al via la nuova stagione cestistica, tre club legano la maglia alla Fondazione Gazzetta dedicata allo storico direttore. Anche la Lega Basket femminile è pronta ad avviare progetti, mentre in Etiopia il pozzo di Candido darà acqua a 700 ragazzi e 12 villaggi prima di Natale
MILANO, 19 ottobre 2010 - Sono storie che gli sarebbero piaciute. Le ragazze della Nba-Zena, punto di riferimento del basket genovese, che ogni anno partono con la benedizione di Don Gallo, un "pretaccio" dei suoi; la Geas di Sesto San Giovanni, seguita e consigliata come un figlio quand'è venuto a mancare il presidente Natalino Carzaniga; la pallacanestro Cantù, con la sua storica bandiera Marzorati che testardamente si è preso a braccetto la Gazzetta e l'ha portata tra le macerie dell'Aquila; il Centro Aiuti per l’Africa, che entro Natale inaugurerà un pozzo d'acqua potabile in Etiopia. Sono la vita e altri giochi di squadra (parafrasando l'ultimo libro di Cannavò), tutti dedicati a Candido.
UNA MAGLIA PER CANNAVO' — Dal 22 febbraio 2010, data in cui è stata presentata ufficialmente la Fondazione Cannavò per lo Sport, sulle maglie dell’NBA A-Zena è comparso il volto del compianto direttore, a testimonianza di un impegno ben preciso della società genovese. Che poi si è ripetuta, promuovendo il concorso scolastico “Candidamente, fatemi capire… lo Sport”, con la partecipazione di oltre 250 studenti i cui elaborati hanno preso spunto dalla lettura in classe di articoli scritti da Cannavò. Quest'anno, il presidente Carlo Besana ha deciso di raddoppiare: in occasione degli incontri disputati al PalaDonBosco, le sue giocatrici regaleranno a ciascuna delle avversarie una copia del libro “E li chiamano disabili”, scritto da Cannavò nel 2005. Un modo concreto per promuovere il rispetto e l’attenzione verso chi, da una posizione differente e svantaggiata, insegna volontà e forza vitale.
GEAS E LEGA FEMMINILE — Centosettanta chilometri più a Nord, le ragazze del Geas di Sesto San Giovanni sono pronte a fare il proprio esordio in serie A-1 (domenica contro Taranto) con il logo della Fondazione sui pantaloncini. Un legame, quello con lo storico direttore, che parte da lontano, da quei momenti drammatici che la gloriosa società milanese ha vissuto nel 2008 con la scomparsa del presidente Carzaniga. Cannavò si prodigò per salvare dal fallimento quel pezzo di storia del basket femminile italiano che oggi lo ricorda con affetto. Lo stesso con cui la Lega è pronta a organizzare eventi come la final four di Coppa Italia e l'All Star Game nel segno di Candido e della Fondazione che ne porta il nome.
DA CANTU' ALL'ETIOPIA — Dalla serie A femminile a quella maschile, dove il logo della Fondazione Cannavò per lo Sport comparirà presto sulle maglie da riscaldamento di Cantù. La decisione è del patron Paolo Cremascoli e segue a stretto giro l'idea di coinvolgere la Gazzetta dello Sport nel progetto "Un campo per l'Aquila", nato da un'idea di Pier Luigi Marzorati. Beneficienza rosa, è quanto accaduto con la GazzaMobile al Mongol Rally (8 mila euro raccolti in attesa dell'asta finale) e in Etiopia, dove nella regione di Emdibir 12 villaggi stanno per vivere la rivoluzione dell'acqua. Il pozzo dedicato a Candido Cannavò è scavato a 155 metri e grazie alla sinergia tra la Fondazione e il Centro Aiuti per l’Africa darà da bere anche a 700 ragazzi di una scuola. La festa, prevista per Natale, potrebbe iniziare un mese prima.
Claudio Lenzi
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento