domenica 31 ottobre 2010
La biblioteca multiculturale Obiettivo: non perdere le radici
A Roma un nuovo spazio con quattromila testi in italiano, francese, inglese, spagnolo, somalo, tigrino, amarico, farsi, cinese, russo, polacco, romeno, hurdu... L'idea dell'Associazione Cittadini del mondo, all'interno del palazzo occupato di Via Masurio Sabino
di ANNA MARIA DE LUCA
ROMA - Nascerà il 15 novembre a Roma la Biblioteca interculturale: quattromila testi in italiano, francese, inglese, spagnolo, ma anche in somalo, tigrino, amarico, farsi, cinese, russo, polacco, romeno, hurdu... Tutto per aiutare i migranti che vivono nella capitale a non perdere il contatto con la propria lingua d'origine. L'idea nasce dall'Associazione Cittadini del mondo 1, onlus nata nel 2002 all'interno del palazzo occupato di Via Masurio Sabino, sull'onda repressiva imposta dalla legge Bossi-Fini. Avvalendosi inizialmente di una cospicua presenza di stranieri principalmente bengalesi, l'associazione ha già dato vita a tutta una serie di attività - corsi di lingua italiana, corsi di computer, sportello di consulenza legale, ambulatorio medico - con lo scopo di promuovere l'uguaglianza dei diritti tra tutti i cittadini, la conoscenza e l'incontro tra persone, popoli e culture diverse e favorire concretamente l'inserimento dei cittadini stranieri nel tessuto sociale italiano.
Non solo libri. Oltre ai libri, la biblioteca offrirà anche materiale audiovisivo e multimediale: come film, documentari e strumenti didattici, corsi di italiano e di computer. Tutti i servizi offerti sono possibili grazie a professionisti volontari.
"I linguisti - spiegano dall'Associazione- stimano che metà delle seimila lingue parlate sul pianeta entreranno in fase di estinzione nei prossimi 50 anni. Mantenere il contatto con la propria lingua madre - è fondamentale, soprattutto per le fasce di immigrazione più deboli, come i rifugiati politici. Inoltre, per favorire l'interscambio, la conoscenza reciproca e l'inclusione delle comunità straniere nella vita sociale e culturale del quartiere, verranno organizzate diverse iniziative quali cineforum, seminari, laboratori e cene sociali".
Anche l'ambulatorio medico. L'associazione è parte attiva della rete regionale Gris Lazio, Gruppo Regionale Immigrazione e Salute, impegnato nel garantire l'accesso alla sanità e il diritto alla salute dei migranti. L'ambulatorio medico, rivolto ad immigrati comunitari ed extra-comunitari non in regola con le norme sul soggiorno e quindi non iscrivibili al sistema sanitario nazionale, funziona dal giugno 2005, con una media di mille, milleducento accessi all'anno. Dal settembre 2006 l'Associazione ha anche organizzato un presidio socio-sanitario a Selam Palace, il palazzo occupato di Via Cavaglieri, 8 dove abitano circa 600 richiedenti asilo e rifugiati dell'Africa sub sahariana (Etiopia, Eritrea, Sudan), per garantire cure sanitarie necessarie, vaccinazioni, l'iscrizione al medico di base ed ai centri per l'impiego.
La biblioteca si trova all'interno dell'istituto Jean Piaget, nel X Municipio di Roma, in via Cincinnato, 56. Sarà aperta dalle 15.30 alle 18.30 in inverno e dalle 16 alle 19 in estate.
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