mercoledì 7 ottobre 2009
Cap Anamur, la sentenza dopo 5 anni tutti assolti gli ufficiali della nave
Protagonisti di un estenuante braccio di ferro diplomatico nel giugno 2004
Salvarono 37 sudanesi alla deriva, furono accusati di favorire l'immigrazione clandestina
AGRIGENTO - Tutti assolti i tre imputati per la vicenda della Cap Anamur, la nave dell'omonima associazione umanitaria tedesca che nell'estate del 2004 fu al centro di roventi polemiche dopo aver salvato 37 immigrati nel Canale di Sicilia. Il presidente dell'associazione umanitaria Elias Bierdel, il comandante della nave Stefan Schimdt e il primo ufficiale Vladimir Dachkevitce erano accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
La Cap Anamur fu al centro di un estenuante braccio di ferro diplomatico tra l'Italia, Malta e la Germania che andò avanti per tre settimane. Una vicenda che ebbe una larga eco nell'opinione pubblica e con uno strascico giudiziario sfociato oggi, davanti al tribunale di Agrigento, nell'assoluzione in primo grado dei tre imputati.
La vicenda risale al luglio del 2004, quando la nave dell'organizzazione umanitaria prese a bordo 37 naufraghi sudanesi originari del Darfur che erano a bordo di un gommone alla deriva tra la Libia e Lampedusa. La nave non fu autorizzata all'attracco né a Lampedusa né a Porto Empedocle perché il governo italiano contestava alla Cap Anamur di essere entrata in acque maltesi e sollecitava il trasferimento degli immigrati a Malta. Inoltre delegava alla Germania la responsabilità dei profughi, essendo la nave di nazionalità tedesca.
Dopo estenuanti trattative, la nave decise di forzare il blocco, dichiarando lo stato di emergenza sanitaria, e finalmente venne concessa l'autorizzazione a entrare nel porto empedoclino. Ma, al momento dello sbarco, il comandante, il primo ufficiale e il presidente dell'associazione furono arrestati con l'accusa di favoreggiamento aggravato dell'immigrazione clandestina e rilasciati pochi giorni dopo.
I tre imputati hanno sempre detto che i naufraghi furono soccorsi in acque internazionali. Secondo le autorità italiane la Cap Anamur rifiutò di permettere il trasbordo dei naufraghi sulle motovedette italiane. Il Pm aveva chiesto la condanna a quattro anni di reclusione e 400 mila euro di multa per Bierdel e Schimdt, mentre aveva chiesto l'assoluzione per Dachkevitce. Oggi i tre sono stati prosciolti da ogni accusa perché il fatto non costituisce reato.
"Questa sentenza è importante per tutti quelli che fanno del bene" ha commentato il comandante Stefan Schimdt. "L'unico rammarico è che col denaro speso per seguire il processo per cinque anni si poteva fare del bene alla gente e risolvere tante emergenze legate al fenomeno dell'immigrazione clandestina".
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