mercoledì 7 ottobre 2009
Premio Sacharov 2009, i tre finalisti
Diritti umani - 07-10-2009 - 13:06
Il ginecologo palestinese Izzeldin Abuelaish, lo scrittore eritreo Dawit Isaak, in carcere dal 2001, e Lyudmila Alexeyeva, Oleg Orlov e Sergei Kovalev a nome dell'ONG MEMORIAL e tutti gli altri difensori dei diritti umani in Russia. Sono i tre finalisti del Premio Sacharov 2009, il riconoscimento europeo per chi lotta a difesa dei diritti umani e della democrazia nel mondo. Il vincitore sarà scelto a fine ottobre.
I tre finalisti sono stati scelti in una riunione congiunta delle Commissioni Affari esteri e Sviluppo del Parlamento ieri pomeriggio fra una rosa di dieci nomi, fra cui c'era anche quello di Roberto Saviano, che è stato escluso.
Ecco i profili dei tre candidati:
Il Dottor Izzeldin Abuelaish – Ginecologo e ostetrico di Gaza, lavorava dai due lati della frontiera, curando sia pazienti israeliane che palestinesi e credendo sempre nella pace fra i due popoli. Durante la guerra di Gaza, nel gennaio 2009 in un raid israeliano un missile ha colpito la sua abitazione, uccidendo le sue tre figlie. L'immagine del medico disperato dopo la morte delle tre ragazzine ha fatto il giro del mondo. In loro memoria il Dottor Abuelaish vuole costituire una fondazione con lo scopo di migliorare l'educazione femminile a Gaza e in tutto il mondo. Nonostante la sua tragedia familiare, il Dottor Izzeldin Abuelaish continua a lottare per la pace fra Israele e la Palestina, costruendo ponti fra le due comunità logorate dalla guerra e dalla violenza.
Dawit Isaak – Giornalista, scrittore e sceneggiatore svedese di origine eritrea, Isaac è in prigione dal 2001. E' stato arrestato insieme ad altri nove giornalisti e quindici politici dell'opposizione, accusati di tradimento per aver chiesto riforme democratiche e un'indagine indipendente sulla guerra fra Eritrea e Etiopia. I giornalisti sono anche accusati di aver ricevuto finanziamenti dall'estero, un crimine secondo la legge eritrea. In una risoluzione di gennaio, il Parlamento europeo ha espresso "grave preoccupazione per la perdurante detenzione del giornalista svedese-eritreo Dawit Isaak che dal suo arresto, avvenuto nel settembre 2001, si trova in carcere senza essere stato sottoposto a un processo, e ne chiede l'immediato rilascio, insieme agli altri giornalisti incarcerati".
Lyudmila Alexeyeva, Oleg Orlov and Sergei Kovalev a nome di MEMORIAL e di tutti i difensori dei diritti umani in Russia- L'organizzazione Memorial, il cui fondatore fu Andrei Sacharov, promuove i diritti fondamentali nei Paesi dell'ex-Unione sovietica, come l'Azerbaigian, l'Armenia, la Georgia, il Tagikistan, la Moldavia e l'Ucraina. Originariamente Memorial è stata creata per costruire un memoriale alle vittime dello stalinismo alla fine degli anni '80, ma è poi diventata un'organizzazione di spicco nella difesa dei diritti umani. Apparteneva a Memorial anche Natalia Estemirova, l'attivista uccisa in Cecenia in luglio. Nella giustificazione della candidatura i parlamentari spiegano che "Memorial promuove la verità sulle repressioni politiche e lotta contro le violazioni dei diritti umani nell'ex-Unione sovietica, per garantire a quei Paesi un futuro democratico."
Il vincitore scelto a fine ottobre
I leader dei sette gruppi politici del Parlamento si riuniranno il 22 ottobre per scegliere il vincitore finale. Il premio sarà consegnato il 16 dicembre a Strasburgo: oltre al titolo, una somma di 50.000 €.
Il premio Sacharov
Dal 1988 il Parlamento europeo attribuisce a una persona o un'organizzazione che lotta per i diritti umani un riconoscimento intitolato al celebre scienziato russo, dissidente politico e Premio Nobel per la pace Andrei Sacharov. Quest'edizione del premio cade a 20 anni dalla sua morte.
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