martedì 6 luglio 2010
Immigrati Eritrei: Sindaco del Cosentino disposto ad accoglierli
Cosenza, 6 lug. - (Adnkronos) - Il sindaco di Acquaformosa, Giovanni Manoccio, ha lanciato un appello al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, perche' si interessi dei 250 clandestini eritrei detenuti ''in condizioni disumane nel centro di detenzione di Braq, a 80 km da Seba, nel sud della Libia. Essi vivono senza acqua, cibo ne' cure mediche, subiscono quotidianamente torture e rischiano di morire nel deserto''. Il primo cittadino del piccolo centro arberesh del cosentino si dice disposto ad accoglierli nel suo Comune, e sostiene che altri sindaci sarebbero disposti a fare altrettanto, sulla scia positiva degli esempi di Caulonia e Riace.
''Nessuno Stato finora -continua Manoccio- si e' posto il problema dei diritti umani, senz'altro ad essi puo' essere riconosciuto lo stato di rifugiati perche' fuggono da una sanguinosa guerra che attanaglia l'Eritrea. Amnesty International ha dichiarato che se fossero espulsi dalla Libia e riportati in Eritrea, queste persone ''rischiano di subire la tortura e di essere puniti per tradimento e diserzione'', tutto cio' in quella parte di terra significa la morte sicura''.
Il sindaco del cosentino, iscritto al Pd, che aveva proposto la ''deleghistizzizzazione'' del suo Comune, fa leva sui buoni rapporti di Berlusconi con Gheddafi, e scrive: ''Signor Presidente si metta una mano sulla coscienza e ci pensi lei (ghe pensi mi), visti i suoi buoni rapporti con il leader Libico''.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento