sabato 7 agosto 2010
Fondi da inviare alle comunità Hewo di Etiopia ed Eritrea.
Dall’11 al 15 agosto Hewo Modena per l’Africa
Da mercoledì 11 a domenica 15 agosto, a Barigazzo, sull’Appennino modenese, si svolge la 26° Festa dei Lamponi, festa popolare consigliata da “Slow food Frignano”, organizzata dall’associazione Hewo Modena per raccogliere fondi da inviare alle comunità Hewo di Etiopia ed Eritrea.
Per cinque serate, presso la Sorgente Fabbriche del Benessere, sede della manifestazione, un vecchio edificio sorto negli anni Trenta per ospitare un’azienda pioneristica impegnata nell’utilizzo delle sorgenti di gas metano, conosciute come “fuochi dell’ inferno”.
Sarà possibile gustare i prodotti della cucina tradizionale con un menù a base di polenta, borlenghi, ciacci, frittelle di castagne, crescentine, gnocco fritto… con l’ombelico, gligliata ecc., in una atmosfera accogliente e spontanea perché accanto ai volontari Hewo, sono impegnati ai tavoli decine di giovani e giovanissimi.
Quest’anno mancherà Ermes Ruggi, riconosciuta guida di Hewo Modena e del gruppo. Mancheranno la sua autorevolezza, l’entusiasmo coinvolgente, la volontà, l’impegno, l’ingegno, la positività concreta, la capacità di incontrare e rispettare gli altri, la capacità di guardare avanti e oltre gli ostacoli. Sono doti che ha testimoniato con la sua vita e che lascia in eredità alla famiglia, ai collaboratori, agli amici e a quanti lo hanno conosciuto. I giorni di Barigazzo saranno l’occasione per ricordarlo, insieme, facendo festa che lui voleva che fosse una festa: un incontro.
Anche quest’anno l’intero ricavato della Festa dei Lamponi sosterrà i progetti in corso. A Quihà, Hewo ha realizzato l’unico ospedale del Tigray specializzato nella cura di malati di lebbra, tbc, hiv-aids e di altre patologie infettive, con un “Centro dei diritti” istituito per far conoscere e difendere i diritti, spesso violati o minacciati, dei bambini in età prescolare provenienti da famiglie economicamente e culturalmente povere. Accanto ai servizi di carattere sociale e sanitario, sono stati introdotti laboratori e attività lavorative in campo agricolo, in campo alimentare e della conservazione della frutta e della verdura, nella produzione della pasta e del pane, un laboratorio-scuola di maglieria per la formazione socio-professionale dei giovani e per la produzione di capi di abbigliamento, il cui ricavato è destinato al sostentamento della comunità.
A Garbo, nell’etiope stato dell’Oromia, dopo un confronto con le autorità nazionali e attraverso un percorso di corresponsabilità avviato con i capi villaggio della zona, è stata realizzata una stalla per garantire il latte ai
bambini, un laboratorio per la conservazione dei prodotti agricoli, è stato portato un trattore per la coltivazione dei campi, si è inaugurato un asilo; è stato costruito un ambulatorio; attualmente è in costruzione una nuova stalla e si stanno istallando un mulino per la macinatura del grano e un forno per la produzione del pane.
Nel luglio scorso Franca e Carlo Travaglino, che nel 1969 hanno fondato Hewo e vivono fra i dimenticati di Etiopia ed Eritrea, hanno scritto un drammatico appello: “Ora, purtroppo, ci siamo imbattuti in una crisi senza precedenti.
Una gravissima crisi economico-finanziaria dell’intera Etiopia (a parte il disastro della dittatura in Eritrea) che fa registrare frequenti impennate del costo della vita fino ad un aumento di oltre il 500% anche per i generi di prima necessità … Una crisi che sta portando il popolo della grande fascia debole della società alla fame, alla miseria, all’aumento di malattie infettive e da carenze, allo smarrimento, alla paura e perfino alla morte”. “Noi con le nostre Comunità facciamo parte di questa fascia debole e siamo, ogni giorno più, con l’animo sospeso.
Sebbene le Comunità siano costituite in maggioranza da persone gravemente malate, spesso invalide, e da bambini, ognuno è impegnato nella misura e nella modalità possibili a contribuire a vari servizi e alla produzione di ortaggi e di frutta per sostenere in parte le spese relative a questi beni di consumo quotidiano. Ma la contemporanea convergenza del pazzesco costo della vita, della carenza alimentare, della siccità ciclica e conseguente carestia, del crollo dell’euro sul mercato del cambio, della riduzione degli aiuti che riusciamo a reperire, costituisce un esplosivo che rischia di far saltare la stessa vita dell’Hewo con tutti i servizi e i programmi assicurati ai fratelli bisognosi in maniera totalmente gratuita, come atto di giustizia nei loro confronti”.
Sui progetti in corso e sulle comunità Hewo dell’Etiopia e dell’Eritrea alla Festa sarà in funzione un Infopoint, ma c’è anche l’opportunità di conoscere e confrontarsi con i volontari, con i loro racconti dei viaggi in Africa.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento