sabato 7 agosto 2010
Quell'ufficio che decide chi può restare: 330 mila immigrati al vaglio in venti mesi
Visita del neo questore Tagliente all'ufficio immigrazione
della Capitale: aiuti a chi lavora, lotta a chi delinque
ROMA - Una struttura che da sola, in 20 mesi, ha ricevuto 330 mila persone. Come un grande comune italiano, composto da cittadini stranieri. E’ l’Ufficio immigrazione della Questura della Capitale, coinvolto nelle ultime 24 ore nel maxi controllo anti prostituzione a Roma e provincia disposto dal neo questore di Roma, Francesco Tagliente.
190 MILA PERMESSI - Dall’inizio del 2009 a oggi gli investigatori coordinati dal dirigente Maurizio Improta hanno rilasciato circa 190 mila permessi di soggiorno, esaminando 33 mila pratiche per l’ultima sanatoria, con 8mila richieste di ricongiungimento familiare e 3.500 di cittadinanza. Una mole di lavoro straordinaria per il complesso in via Teofilo Patini (visitato proprio dal questore qualche giorno fa), al quale collaborano anche il Cie di Ponte Galeria e l’ufficio distaccato attivo dal luglio dello scorso anno all’aeroporto di Fiumicino.
RIMPATRIATI E CAMPI NOMADI - Oltre 12 mila gli stranieri allontanati o espulsi. Nella lotta all’immigrazione clandestina nello stesso periodo la polizia ha rimpatriato, con scorta, 2.100 cittadini extracomunitari e notificato 1.200 provvedimenti di allontanamento ad altrettanti comunitari ritenuti pericolosi. Ottomila sono stati invece i decreti di espulsione e altri 1.600 quelli emessi nei confronti di stranieri inottemperanti al decreto di espulsione. Nell’ambito del Piano nomadi, invece, l’Immigrazione ha identificato 2.200 persone nei controlli svolti al Casilino 900, poi chiuso, e nei campi della Martora (in chiusura), Tor de’ Cenci, Gordiani e Salone.
Rinaldo Frignani
07 agosto 2010
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