mercoledì 11 agosto 2010
LIBIA: TURCO, GOVERNO AGISCA SUBITO PER RISPETTO DIRITTO
(AGI) - Roma, 9 ago. - “Il governo accolga l’appello che giunge dalla Libia per salvare le centinaia di immigrati che sono stati scarcerati ma che a tutt’oggi sono ancora a Tripoli. Rischiano di essere ricacciati nelle carceri in condizioni disumane”. Lo afferma Livia Turco, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera e responsabile del Forum sull’immigrazione del Pd. “Anziche’ usare il tema dell’immigrazione - aggiunge Turco - come argomento di scorribanda politica in campagna elettorale o durante il braccio di ferro in corso in questi giorni tra le varie fazioni che popolano il Pdl, nella maggioranza si mobilitino per fare qualcosa di concreto per fermare questa strage degli innocenti. Tra di loro ci sono anche i 250 eritrei consegnati dai militari italiani a quelli eritrei. Il governo del nostro paese non puo’ essere complice del trattamento crudele a cui sono sottoposti questi immigrati potenzialmente richiedenti asilo che scappano dai loro paesi ma non possono fare la domanda di asilo politico. L’Italia e l’Europa non possono rimanere indifferenti. In particolare, il nostro Paese faccia sentire la sua voce in Europa e solleciti un’iniziativa umanitaria di accoglienza e integrazione degli etiopi ed eritrei richiedenti asilo che vagano per la Libia e, una volta identificati come tali, renda possibile la presentazione della domanda attraverso l’Ufficio per l’alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati presso la Libia che deve diventare funzionante in modo stabile. Il governo coinvolga, poi, il Parlamento nella gestione del Trattato di amicizia tra Italia e Libia. Ricordiamo che, in base a quanto previsto dagli agli artt. 1 e 6 di questo Trattato, i due paesi si impegnano ad ‘adempiere agli obblighi derivanti dai principi e dalle norme del diritto internazionale e a quelli inerenti all’ordinamento internazionale’ e ad ‘agire di comune accordo conformemente agli obiettivi dei principi della carta delle Nazioni unite della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo’. E’ tempo di agire senza esitazioni”. (AGI) Ted
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