lunedì 16 agosto 2010
ITALIA - Immigrazione, a lavoratori stranieri il 23% dei nuovi lavori
In aumento la richiesta di lavoratori immigrati da parte delle imprese italiane. Per il 2010, la domanda delle aziende segna una nuova risalita al 21,3%, con un incremento di oltre 2 punti percentuali delle assunzioni di personale straniero. Lo indica il rapporto Excelsior Unioncamere-ministero del Lavoro.
Gli ingressi lavorativi di immigrati dovrebbero quindi passare dalle 158.600 del 2009 a 181 mila di quest'anno, 22.400 in piu' di quelle preventivate. Aumenta al contempo, l'incidenza dei lavoratori stranieri sul totale dei posti di lavoro offerti, arrivando a coprire quasi il 23% del totale delle nuove entrate (22,6% del totale, compresi gli stagionali, rispetto il 20,3% dello scorso anno). Di contro, si contrarranno dello 0,3% le assunzioni di lavoratori italiani (1.840 unita' in meno), con un forte calo (-7,2%) di quelli stagionali che diminuirebbero di 13.500 unita'. L'aumento della propensione ad occupare dipendenti stranieri e' piu' marcato, indica il rapporto Unioncamere, nelle imprese con almeno 50 dipendenti (il 26%, 7,3 punti in piu' rispetto al 2009) anche se la richiesta riguarda le aziende di tutte le classi dimensionali.
Le 22.400 possibili assunzioni in piu' di lavoratori immigrati si concentrano soprattutto nei servizi (+16.400) anche se sono le costruzioni a indicare il maggiore incremento relativo (+40,1%), pari in valore assoluto a 5.400 persone.
Nell'industria +15,1%.
Sono soprattutto le piccole e medie imprese (ossia fino a 249 dipendenti) ad assorbire l'aumento della forza lavoro, con un picco del 37,5% nelle aziende da 10 a 49 dipendenti. Nelle grandi imprese si segnalano invece variazioni negative.
Nel corso degli anni la domanda di manodopera straniera, segnala Unioncamere, e' stata molto altalenante: nel 2006 le imprese che prevedevano l'assunzione di immigrati erano poco piu' del 18%, salendo al 25% l'anno seguente; nel biennio successivo (quello della crisi), scendeva nuovamente al 18%.
La ripresa dell'interesse per l'assunzione di immigrati avviene inoltre in misura piu' accentuata di quanto avvenga nel complesso delle assunzioni, evidenzia ancora Unioncamere, segnalando un processo sostitutivo della forza lavoro che accentua quindi l'importanza della regolazione dei flussi di immigrati regolari in Italia.
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