mercoledì 6 aprile 2011
SHOCK PER LA TERRIBILE SCIAGURA IN MARE
UNHCR
COMUNICATO STAMPA
6 aprile 2011
GINEVRA - L’Alto Commissario per i Rifugiati António Guterres e
l’Ambasciatrice di Buona Volontà Angelina Jolie sono profondamente
scioccati per il presunto annegamento di 213 persone avvenuto oggi per
il mare in burrasca a circa 60 km da Lampedusa.
Secondo quanto raccontato dai sopravvissuti, il gruppo, che comprendeva
somali, eritrei ed ivoriani, era partito dalla Libia tre giorni fa nel
tentativo di raggiungere Lampedusa. I sopravvissuti hanno riferito
all’UNHCR che fra i morti vi sarebbero molte donne e tre bambini.
La Guardia Costiera Italiana è riuscita a portare in salvo 47 persone,
comprese due donne una delle quali incinta.
“Queste persone sono state rifugiate due volte,” ha affermato
Guterres, “erano fuggite dalla guerra e dalla persecuzione nei loro
paesi di origine ed ora, nel tentativo di raggiungere la sicurezza in
Italia, hanno tragicamente perso le loro vite.”
Nel momento in cui l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i
Rifugiati (UNHCR) ed altre organizzazioni stanno fornendo aiuti
umanitari e protezione alle persone in fuga attraverso le frontiere
terrestri della Libia - ha aggiunto Guterres - quanto è successo risulta
particolarmente allarmante. “Lancio un appello a tutti i soggetti che
pattugliano il Mar Mediterraneo affinché facciano tutto il possibile per
assistere le imbarcazioni in difficoltà.”
L’ambasciatrice di Buona Volontà dell’UNHCR Angelina Jolie, che
proprio oggi ha concluso una missione di due giorni in Tunisia, ha
affermato, “Avendo appena passato del tempo con famiglie che sono
fuggite dalla violenza in Libia mi sento profondamente rammaricata per
l’enorme perdita di vite umane di chi stava semplicemente cercando di
fuggire dalla guerra e trovare rifugio. Sapere che a bordo
dell’imbarcazione naufragata vi erano anche dei bambini rende la
vicenda ancora più dolorosa.”
La Jolie, che ha visitato la frontiera fra Tunisia e Libia ha aggiunto,
“dobbiamo trovare urgentemente delle soluzioni per garantire un
corridoio sicuro ai civili in fuga dai combattimenti in Libia.”
Per anni la Libia è stata un paese di destinazione e di transito per i
rifugiati. Gli 8.000 rifugiati riconosciuti in Libia dall’UNHCR sono
palestinesi, iracheni, sudanesi, etiopi, somali ed eritrei. A questi
vanno aggiunti altri 3.000 richiedenti asilo, mentre altre migliaia di
persone che non hanno avuto la possibilità di raggiungere l’ufficio
dell’UNHCR a Tripoli si trovano probabilmente ancora nel paese. Le
persone provenienti dall’Africa sub-Sahariana sembrerebbero essere
particolarmente a rischio in quanto spesso associate a mercenari
stranieri. Molti si stanno lanciando in fughe disperate per lasciare il
paese.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa -- 06 80212318 -- 06 80212315
Portavoce: Laura Boldrini -- 06 80212315 -- 335 5403194
www.unhcr.it
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