Ieri un gruppo di 250 persone, fuggite dalla Libia verso l'Egitto, è stato minacciato da un alto grado dei militari egiziani di venire deportato nel Paese di origine, se entro 7 giorni non sarà lasciato il campo provvisorio; le loro tende sono state già abbattute. Questo fatto ha messo in forte allarme tutto il gruppo. Ci sono molte donne e bambini che hanno bisogno di protezione. La soluzione per queste persone resta l'evacuazione umanitaria verso paesi terzi come l'Europa, gli USA e l' Australia.
Bisogna fare presto anche sul versante della Tunisia prima che si verifichino episodi simili a quello egiziano. In Tunisia, infatti, ci sono più di 800 profughi eritrei e circa 500 etiopi che attendono di essere evacuati. Non bisogna rischiare di esporre i profughi ad altri rischi per la loro vita, o farli deportare, come è minacciato è minacciato un piccolo gruppo di profughi eritrei, etiopi e sudanesi dalle autorità egiziane.
Chiediamo all'UNHCR di rafforzare la sua vigilanza su quanto sta accadendo nei campi profughi al confine con la Libia. Sollecitiamo la comunità internazionale a manifestare la sua solidarietà per questi profughi accogliendoli nei Paesi dove possono trovare una protezione internazionale e restituire loro la dignità di persone libere, con un futuro da costruire.
don Mussie Zerai
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