mercoledì 22 aprile 2009

Accolti sulla carta, abbandonati sulla strada

L’ intervento degli agenti ha fatto scattare la protesta dei rifugiati politici che hanno manifestato ieri al grido di «Yes, we can» a Milano. Siamo fortemente preoccupati da questa situazione e di come viene gestita la protesta legittima dei rifugiati, che provengono dal Corno d’ Africa. La carica della polizia è stata molto violenta, contro persone disarmate. Chiedevano che fosse rispettato un loro diritto legittimo: quello di un’accoglienza dignitosa, che non si limiti ad essere il solito teatrino dei centri di accoglienza per sei mesi e poi il nulla. Noi da anni chiediamo allo stato di dotarsi di un sistema di accoglienza nazionale, rispettoso della dignità umana. Bisogna chiudere con la gestione emergenziale del sistema di accoglienza. Bisogna sostenere anche economicamente l’integrazione dei rifugiati e la protezione umanitaria: trovare case dove queste persone possano vivere, chiudere i vari centri di accoglienza e di espulsione che succhiano risorse enormi per la loro gestione, garantire un sussidio fino all’inserimento nel mercato del lavoro, come accade in molti paesi europei. Centinaia di rifugiati sono stati costretti a compiere atti eclatanti perché sono ignorati dallo Stato che sulla carta li ha accolti, ma di fatto li ha abbandonati sulla strada. Basta con la speculazione sulla pelle dei rifugiati politici. L’Italia si decida ad accogliere le persone rifugiate o le lasci andare in altri paesi europei. I rifugiati in Italia sono costretti a vivere nella totale indigenza, a mendicare nelle mense della Caritas o di altre organizzazioni di beneficenza. Invitiamo tutte le organizzazioni che si occupano di rifugiati a chiedere con forza l’intervento dell’Ue, perché l’Italia non rispetta i diritti dei rifugiati.

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