giovedì 12 marzo 2009
Bologna, giovane eritreo aggredito e insultato
Anche Bologna, come Napoli, è stata teatro di una nuova aggressione a sfondo razzista. Vittima della violenza un giovane di origine eritrea da tempo residente nel nostro paese. Il fatto è avvenuto a notte fonda in una zona della prima periferia del capoluogo emiliano. Intorno alle quattro (nella notte tra sabato e domenica) il giovane, del quale gli inquirenti non hanno diffuso le generalità, stava camminando in via Fioravanti. Con lui c’era la moglie. Due uomini, che secondo gli accertamenti erano entrambi ubriachi, hanno avvicinato la coppia.
Per prima cosa hanno chiesto al giovane di origine africana di consegnare una sigaretta. L’eritreo ha opposto un rifiuto ed ha risposto che non fumava. Quando lui ha risposto di non avere sigarette, i due giovani inizialmente si sono allontanati e poi sono tornati indietro. A quel punto, i due si sono gettati contro la coppia, colpendo l’uomo con pugni e calci. Secondo quanto hanno detto i testimoni nel corso dell’aggressione i due giovani, l’italiano ed il bosniaco, hanno anche pronunciato alcune frasi razziste contro l’eritreo.
GLI ARRESTATI
Un colpo ha raggiunto l’aggredito al basso ventre. Pur essendo notte fonde alcune persone hanno assistito alla colluttazione e chiamato la polizia. Sul posto è intervenuta una pattuglia che, dopo un giro nel quartiere, ha sorpreso i due aggressori che sono stati arrestati. Si tratta di un italiano di 22 anni, già noto alla polizia e denunciato in passato per il reato di lesioni. L’aggressione è stata compiuta anche da un alto uomo, un cittadino di origini bosniache regolarmente residente in Italia. Lo straniero (anche in questo caso non sono state rese note le generalità del fermato) ha 23 anni e lavora nel capoluogo emiliano. Mentre gli agenti stavano procedendo al fermo dei due aggressori, l’eritreo si è recato un ospedale cittadino dove è stato medicato per le ferite ricevute nel corso della colluttazione. L’uomo è stato giudicato guaribile in una settimana.
I due aggressori sono stati portati nel carcere di Bologna e dovranno rispondere dei reati di rapina, lesioni finalizzate alla rapina. L’italiano ed il bosniaco sono anche stati denunciati per il reato di ingiurie aggravate da contenuto razziale. Nel corso della rapina il giovane eritreo è stato anche insultato con frasi pensanti. Gli aggressori hanno anche sottratto il telefonino alla vittima. La magistratura ha aperto un’inchiesta sull’accaduto dopo aver ricevuto la relazione delle pattuglia della polizia intervenuta in via Fioravanti.
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