mercoledì 10 marzo 2010
IMMIGRAZIONE. Borse di studio per le figlie degli immigrati
E' il primo progetto del Comitato Promotore della Fondazione Equilatero che è nato oggi Milano
Affrontare il problema dell'immigrazione evitando di chiudersi nel proprio recinto culturale e premiare il talento. Sono questi i messaggi lanciati dal Comitato Promotore della Fondazione Equilatero che oggi è nato a Milano varando il suo primo progetto.
Un lavoro, come ha spiegato la presidente di Equilatero la senatrice Maria Ida Germontani, che riguarderà le figlie degli immigrati residenti in Lombardia che si distinguono negli studi e che sono quindi meritevoli di proseguire la loro istruzione e formazione culturale in Italia. In particolare il progetto prevede uno studio mirato a fotografare la situazione nelle scuole lombarde per poi sostenere il percorso scolastico con borse di studio a favore delle studentesse figlie di immigrati che si sono particolarmente distinte per capacità e bravura. «Non si può considerare il problema dell’ immigrazione con timorosa diffidenza solo sul fronte della sicurezza - ha spiegato la senatrice Germontani - perché una società civile, assieme ai doveri, deve riconoscere anche i diritti degli immigrati i quali, diventando nostri connazionali, condividono la nostra cultura e le nostre tradizioni». Chiaro il riferimento ad una nuova legge sulla cittadinanza che favorisca l'integrazione: «Gli immigrati devono sentirsi realmente coinvolti nella vita della nostra società. Penso in particolare ai bambini, nati nel nostro Paese da genitori stranieri, che studiano nelle nostre scuole e per i quali occorre già da oggi preparare il loro futuro di nuovi italiani. Fondamentale, in questo processo, è soprattutto l'educazione scolastica. E', infatti, nel cuore del sistema formativo, che maturerà o fallirà l'italianizzazione dei discendenti dei primi immigrati».
Gli studenti non italiani che frequentano le scuole della Lombardia sono circa 152.000 (ovvero l'11 per cento del totale della popolazione scolastica) e circa la metà di questi sono ragazze.
«C’è una nuova classe sociale rappresentata degli immigrati che hanno un lavoro» ha detto il presidente di Aifi Anna Gervasoni. «Ma molti di loro fanno fatica a pensare a una progressione in chiave futura per i loro figli. E’ un peccato perdere per strada l’eccellenza».
Pari Opportunità di partenza e meritocrazia. Ecco le ricette per un’integrazione di successo del Comitato Promotore della Fondazione Equilatero.
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