mercoledì 25 novembre 2009
Criteri di valutazione per concedere la cittadinanza italiana
Secondo Sacconi, infatti, che aveva gia' parlato di cittadinanza a punti, a valutare il diritto di cittadinanza di una persona, e quindi a determinare un maggiore e minore punteggio nella valutazione da parte dello Stato di accoglienza, potranno essere alcuni criteri come "la conoscenza della lingua italiana, la conoscenza della Costituzione e anche la capacita' autoimprenditoriale"
Chiediamo al Ministro questo criterio vale anche per i figli di immigrati nati in Italia? se fosse cosi anche tutti bambini che nascono in Italia dovrebbero sostenere questi esami di conoscenza della lingua, costituzione, e capacita auto imprenditoriale. In Italia quanti sarebbero queste persone che rispondo a questi criteri di valutazione? Spero che i figli di stranieri nati sul suolo italiano siano trattati ugualmente ai figli di italiani nati in Italia.
Questi elementi discriminanti che si vuole introdurre quando gli stessi cittadini italiani non risponderebbero nella loro totalità ai criteri sopra menzionati, allora perché si pretende che i nuovi cittadini di origine straniera devono essere dei super con delle conoscenze al disopra della media. Forse si vuole creare nuovi cittadini di nicchia, una elite di cittadini imprenditori di origine straniera? Finché si chiede la conoscenza della lingua va pure bene, ma la pretesa di conoscere la costituzione addirittura imprenditori, chi non ha questa capacita imprenditoriale, ma lavora onestamente e pagale le tasse, non ha diritto alla cittadinanza?
Se uno non ha violato la legge, e legalmente residente, lavora onestamente e paga le tasse allo stato, questi sono già criteri sufficienti per valutare.
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