venerdì 29 gennaio 2010
Il commento Il tic degli antimmigrat: Criminalisare tutti
Non che questo li giustifichi, ma le sgangherate dichiarazioni di Silvio Berlusconi, del Leghista Maroni e delle altre a seguire sono di natura meccanica. Il cervello non c’entra. C’entra invece un corto circuito intellettuale che rinscimunisce e che scatta ogni qual volta l'opposizione o la Caritas parla o fa.
«La riduzione degli extracomunitari "clandestini" significa meno forze che ingrossano la criminalità», queste le parole del premier a Reggio Calabria. Chiaro come il sole: extracomunitari "clandestini" vengono criminalisati, spogliati della loro dignità di Persone. Ma Berlusconi e Maroni (e gli altri a seguire), vittime di quel clic, di quel corto circuito, hanno lavorato di bianchetto, fatto sparire «La parola Persone, dignità» e, agitando il solo «extracomunitari Clandestini», si sono esibiti nel solito, trito e macchiettistico attacco al più debbole e a chi tenta di difendere la dignità di essere umani di questi immigrati senza documenti.
«Trovo volgare - dice Turco - l’equazione fatta da Berlusconi su immigrazione e criminalità», così denunciando forti carenze del governo in materia di diritti non essendoci una qualche differenza fra immigrazione e immigrazione "clandestina". Ma da un Berlusconi sotto stress dell'aggressione, ora l'elezioni regionali non ci si poteva aspettare altro. In quanto a Maroni, bisogna aver pazienza: non solo è soggetto ai clic intellettuali, ma deve mantenere alto il bercio leghista-manettaro, sennò il Bossi lo caccia. E dunque ha sparato là, senza troppo affaticare il cervello, che immigrazione "Clandestina" messa sul lo stesso piano dei mafiosi. Peccato che Berlusconi non avesse parlato di lotta contri chi sfrutta immigrazione irregolare, contro i nuovi schiavisti nelle aziende agricole, edilizia ...Sarebbe stato molto più dignitoso per un governo in materia di immigrazione e diritti che fa acqua da tutte le parti.
A farla fuori dal vaso è stato anche - ma questa non è una novità - il Giornale attacando la Caritas-Migrantes, che a commento delle dichiarazioni di Berlusconi ha voluto precisare che «la criminalità degli immigrati regolari in Italia è solo leggermente più alta di quella degli italiani». A parte quell'ipocrituccio «solo leggermente», come lo definisce il Giornale c’entra, perché gli immigrati vengono dipinti come Il problema di questo paese, quando il problema reale di questo paese sono il mal governo, coruzzione, mafia e tanto sciacalagio politico. Berlusconi, ha parlato di clan-de-sti-ni, senza far cenno ai regolari dimenticando però essere senza un documento regolare non vuol dire senza dignità o diritti riconosciuti universsalmente. Criminalisare tutti gli immigrati sprovisti di documento vuol dire fare un grosso regalo alla criminalità organizata, lo stato che spinge ai marigini della società migliaia di esseri umani, aumentando la possibilità che questi si rivolgano alla criminalità per sopravivere, è uno stato che non ha capito come governare il fenomeno migranti.
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, dice il proverbio. Però c'è qualcosa ancor peggiore: i Berlusconi, i Maroni, la lega e tanti politici e giornali che sentendoci benissimo giocano poi sporco, tutto per ottenere qualche voto di qualche spavento dalle cronache che gli organi di stampa di questo paese bombardano i citadini.
Mosè
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