domenica 10 gennaio 2010
Immigrazione, a Rosarno è caccia all'uomo
Alta tensione: immigrati assediati nella ex fabbrica, i cittadini circondano lo stabile
Ieri sera alcune centinaia di lavoratori agricoli africani sono scesi in strada nella piana di Gioia Tauro (Rc) per protestare contro le disumane condizioni di vita e il ferimento di alcuni di loro con carabine ad aria compressa da parte di sconosciuti. E anche questa mattina gli immigrati sono tornati a percorrere le strade di Rosarno. Ora la tensione sale perchè i calabresi hanno costituito ronde sponanee e compiono una vera e opropria caccia all'uomo ai danni degli africani. Assaltata una troupe del Tg2. L'atteggiamento del ministro dell'Interno Roberto Maroni: «Troppa tolleranza per i clandestini». L'appello del parroco locale: «Le istituzioni devono garantire condizioni di vita umane a questa gente». Nell'audio C.B., un lavoratore africano di Rosarno, spiega le origini della protesta e le condizioni di vita e di lavoro dei braccianti agricoli.
Dopo gli scontri di ieri notte tra immigrati africani e polizia a Rosarno, in Calabria, questa mattina i migranti sono scesi di nuovo in strada per manifestare la loro protesta a seguito del ferimento di due di loro con un fucile ad aria compressa un episodio ingigantito dalla notizia, poi rivelatasi falsa, di un'esecuzione. I feriti sono tutti lavoratori regolari con permesso di soggiorno.
Ora, dopo un incontro con il commissario prefettizio, gli africani sono rientrati nelle loro fatiscenti abitazioni ma è scoppiato lo scontro con gli abitanti di Rosarno che hanno costituito ronde spontanee e stanno compiendo una vera è propria caccia all'uomo. I segni della battaglia, secondo le testimonianze, sono evidenti e descrivono un paesaggio di auto distrutte da incendi, cassonetti ribaltati, rifiuti bruciati sparsi lungo la strada. E che la tensione rimanga altissima lo dimostra l'aggressione ad una troupe del Tg2 vittima di una sassaiola.
Intanto è stato identificato e si trova al momento negli uffici del comando dei Carabinieri il cittadino che questa mattina ha sparato in aria mentre era in corso la protesta degli immigrati. Gli investigatori, secondo quanto si apprende, stanno facendo accertamenti sull'uomo e verificando se aveva l'autorizzazione per la detenzione dell'arma e se abbia dei precedenti penali. La situazione rimane però tesissima con negozi sbarrati e attività commerciali letteralmente barricate.
E la situazione sembra lasciar pensare anche al peggio, dopo che i cittadini hanno circondato l'ex fabbrica dove vivono e sono rifugiati gli immigrati. La scena descritta da fonti presenti sul posto non è rassicurante: diverse centinaia di persone hanno letteralmente assediato lo stabile occupato e l'unico ostacolo a un'eventale linciaggio è il cordone di polizia che separa gli abitanti del posto e i braccianti stranieri. L'atmosfera tesa lascia pensare che sarà difficile calmare le acque in breve tempo.
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