venerdì 10 dicembre 2010
CROLLO DEGLI ARRIVI VIA MARE NEL MEDITERRANEO - UE E FRONTEX ASSICURINO ACCESSO ALL’ASILO
UNHCR
Briefing bisettimanale alla stampa
10 dicembre 2010
- CROLLO DEGLI ARRIVI VIA MARE NEL MEDITERRANEO - UE E FRONTEX
ASSICURINO ACCESSO ALL’ASILO
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L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR)
chiede agli Stati Membri dell’Unione Europea e a FRONTEX - l’Agenzia
Europea per le Frontiere Esterne - di assicurare che l’asilo in Europa
non venga minacciato dalla tendenza ad applicare politiche di frontiera
più restrittive. Nello sforzo di arginare l’immigrazione irregolare,
l’Europa non deve dimenticare che tra coloro che cercano di entrare
nell’Unione ci sono anche persone che hanno bisogno di protezione
internazionale e le cui vite sono in pericolo.
L’Europa è una destinazione sia per i migranti che per i richiedenti
asilo. Queste due categorie di persone hanno scopi e necessità
differenti. I migranti sono alla ricerca di un’occupazione o di altre
opportunità economiche, mentre i rifugiati sono persone in fuga dalla
persecuzione e dalla violenza - non possono fare ritorno a casa finché
la situazione nel loro paese non cambia. Ed è di quest’ultima
categoria di persone di cui si occupa l’UNHCR.
La prova di quanto sia diventato difficile trovare protezione in Europa
risulta evidente analizzando i dati sugli arrivi via mare nel
Mediterraneo centrale. L’Italia, la Grecia, Cipro e Malta hanno visto
ridursi nettamente gli arrivi via mare negli ultimi due anni ed è
certamente una conseguenza dei più rigidi controlli di frontiera, dei
pattugliamenti congiunti e dei respingimenti in mare. L’UNHCR stima
che circa 8.800 persone siano arrivate via mare in questi paesi nei
primi 10 mesi di quest’anno, contro le 32mila dello stesso periodo del
2009 - una diminuzione del 72,5%. Quasi i due terzi degli arrivi via
mare del 2010 si sono verificati in Grecia, un terzo in Italia e i
restanti a Malta e Cipro (vedere sotto).
Questo brusco calo non risolve il problema, ma semplicemente lo
trasferisce altrove. Ciò è evidente considerando invece l’aumento
repentino degli arrivi via terra nella regione greca di Evros. Ad Evros
si sono registrati 38.992 arrivi nei primi 10 mesi di quest’anno,
contro i 7.574 dello stesso periodo del 2009 - un incremento percentuale
del 415%.
L’UNHCR ha costantemente espresso le sue preoccupazioni sulla
situazione umanitaria dei nuovi arrivati in Grecia e ha chiesto che
l’Unione Europea aiuti questo paese affinché il suo sistema di
asilo raggiunga gli standard adeguati. Un richiedente asilo che arriva
in Grecia ha oggi scarse possibilità che la sua richiesta per ottenere
lo status di rifugiato venga adeguatamente vagliata. Molte delle persone
che arrivano in Grecia vengono detenute in condizioni estremamente
difficili, e tra di loro ci sono anche minori non accompagnati e altre
persone vulnerabili. La maggior parte di loro no ha accesso
all’assistenza legale né ad un servizio di interpretariato.
In tutto il mondo i fattori che costringono le persone a diventare
rifugiate non sono in diminuzione. Nell’ambito dell’annuale “High
Commissioner’s Dialogue” a Ginevra, l’Alto Commissario António
Guterres ha lanciato questa settimana un nuovo appello per giungere ad
accordi su una migliore suddivisione degli oneri con i paesi più poveri
che ospitano i quattro quinti dei rifugiati nel mondo.
L’UNHCR riconosce la necessità della gestione delle frontiere, ma
questo non può prescindere dalla protezione dei rifugiati. Le politiche
di controllo dei confini che bloccano indiscriminatamente gli arrivi non
fanno che spingere i richiedenti asilo a percorrere vie ancora più
rischiose e disperate per cercare salvezza - questa è la ragione per la
quale oggi sempre più richiedenti asilo si trovano nelle mani dei
trafficanti.
Ulteriori informazioni:
Arriv
i via mare per paese
- Italia: 3.400 arrivi via mare nei primi 10 mesi di quest’anno.
Erano stati 8.500 e 29.500 rispettivamente nello stesso periodo del 2009
e del 2008.
- Malta: 30 arrivi via mare nei primi 10 mesi di quest’anno. Erano
stati 1.500 nello stesso periodo del 2009 e 2.775 in tutto il 2008.
- Cipro: 7 arrivi via mare ei primi 10 mesi di quest’anno. Erano
stati 130 e 1.000 rispettivamente nello stesso periodo del 2009 e del
2008.
- Grecia: 5.400 arrivi via mare nei primi 10 mesi di quest’anno.
Erano stati 22.000 nello stesso periodo del 2009 e 30.500 in tutto il
2008.
Arrivi via terra
- 38.992 persone hanno attraversato il confine fra Turchia e Grecia,
nella regione greca di Evros, nei primi 10 mesi di quest’anno, contro
le 7.574 dello stesso periodo del 2009.
Tassi di riconoscimento dello status di rifugiato - Grecia, Italia,
Malta
- La debolezza del sistema di asilo in Grecia è dimostrata dal fatto
che meno dell’1% delle persone che fanno richiesta di asilo ottengono
lo stato di rifugiato o una forma alternativa di protezione
internazionale.
- Nel 2008, prima che venisse adottata la pratica dei respingimenti, il
70-75% circa delle persone arrivate in Italia via mare ha fatto
richiesta di asilo. Di queste, circa il 50% ha ottenuto lo status di
rifugiato o una forma alternativa di protezione internazionale.
- Circa l’84% delle persone arrivate a Malta via mare tra il 2002 e
il 2010 hanno fatto richiesta di asilo. Di queste, circa il 56% ha
ottenuto lo status di rifugiato o una forma alternativa di protezione
internazionale.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa -- 06 80212318 -- 06 80212315
Portavoce: Laura Boldrini -- 06 80212315 -- 335 5403194
www.unhcr.it
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