martedì 7 dicembre 2010
L'’UNHCR ESORTA L’EGITTO AD INTERVENIRE PER ASSICURARE IL RILASCIO DEGLI ERITREI TENUTI IN OSTAGGIO
07 dicembre 2010Ginevra - L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati
(UNHCR) esprime forte preoccupazione per il gruppo di 250 persone,
inclusi circa 80 eritrei, che da oltre un mese sono tenute in ostaggio
dai trafficanti nel deserto del Sinai, in Egitto.
Secondo le informazioni trasmesse all’UNHCR dall’agenzia Habeshia,
i trafficanti chiedono 8mila dollari di riscatto per il rilascio di
ciascuno degli ostaggi i quali sono sottoposti ad abusi e privazioni.
Alcuni di loro si trovano in queste condizioni da mesi.
L’UNHCR ha subito preso contatto con il governo egiziano. In
particolare, dal Ministero dell’Interno egiziano sono state date
rassicurazioni sugli sforzi messi in atto per localizzare gli ostaggi e
organizzare il loro rilascio.
Ogni anno migliaia di persone cercano di attraversare il confine
egiziano per recarsi in Israele e spesso si affidano a trafficanti
beduini che non tengono in alcun conto la loro sicurezza. Molte di
queste persone sono migranti, mentre altri provengono da paesi di
origine di rifugiati proprio come l’Eritrea. Secondo le linee guida
dell’UNHCR, la maggior parte degli eritrei in fuga dal loro paese
dovrebbero essere considerati rifugiati.
L’UNHCR continua a sollecitare le autorità egiziane affinché sia
consentito ai suoi funzionari l’accesso a coloro che vengono arrestati
durante il viaggio allo scopo di determinare quali tra questi siano da
considerare rifugiati e bisognosi di protezione internazionale.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa -- 06 80212318 -- 06 80212315
Portavoce: Laura Boldrini -- 06 80212315 -- 335 5403194
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